La sentenza costituzionale in epigrafe dichiara infondata la questione di legittimità dell'art. 11 comma 8 l. 40/1998 (ora art. 13 comma 8 d.lg. 286/1998), nella parte in cui in cui non prevede alcun meccanismo di rimessione in termini o di proroga del termine di presentazione del ricorso al giudice avverso il decreto di espulsione per il caso in cui il provvedimento sia stato notificato allo straniero in una lingua da lui non conosciuta. Secondo la sentenza della Cassazione in epigrafe, qualora il giudice abbia fissato erroneamente un termine per la riassunzione della causa dinanzi al Tribunale in funzione di giudice del lavoro, superiore ai 30 giorni previsti dall'art. 428 comma 2 c.p.c., un'interpretazione conforme a Costituzione impone di ritenere tempestiva la riassunzione della causa effettuata dalla parte entro il più lungo termine indicato dal provvedimento. Il Tribunale di Como, con la sentenza in rassegna afferma la concedibilità della rimessione in termini nell'ipotesi di cui alla fattispecie, non avendo l'ufficiale giudiziario potuto notificare il ricorso cautelare nell'impossibilità di accertare la residenza del convenuto nel luogo indicato negli atti per la notificazione. L' A. esamina queste sentenze, approfondendo i profili che le accomunano: la valutazione della rilevanza di un impedimento all'esercizio tempestivo di un potere processuale; la valorizzazione del canone dell'interpretazione conforme a Costituzione.

IN TEMA DI IMPEDIMENTI ALL'ESERCIZIO DI POTERI PROCESSUALI / R. CAPONI. - In: IL FORO ITALIANO. - ISSN 0015-783X. - STAMPA. - (2001), pp. 1102-1104.

IN TEMA DI IMPEDIMENTI ALL'ESERCIZIO DI POTERI PROCESSUALI

CAPONI, REMO
2001

Abstract

La sentenza costituzionale in epigrafe dichiara infondata la questione di legittimità dell'art. 11 comma 8 l. 40/1998 (ora art. 13 comma 8 d.lg. 286/1998), nella parte in cui in cui non prevede alcun meccanismo di rimessione in termini o di proroga del termine di presentazione del ricorso al giudice avverso il decreto di espulsione per il caso in cui il provvedimento sia stato notificato allo straniero in una lingua da lui non conosciuta. Secondo la sentenza della Cassazione in epigrafe, qualora il giudice abbia fissato erroneamente un termine per la riassunzione della causa dinanzi al Tribunale in funzione di giudice del lavoro, superiore ai 30 giorni previsti dall'art. 428 comma 2 c.p.c., un'interpretazione conforme a Costituzione impone di ritenere tempestiva la riassunzione della causa effettuata dalla parte entro il più lungo termine indicato dal provvedimento. Il Tribunale di Como, con la sentenza in rassegna afferma la concedibilità della rimessione in termini nell'ipotesi di cui alla fattispecie, non avendo l'ufficiale giudiziario potuto notificare il ricorso cautelare nell'impossibilità di accertare la residenza del convenuto nel luogo indicato negli atti per la notificazione. L' A. esamina queste sentenze, approfondendo i profili che le accomunano: la valutazione della rilevanza di un impedimento all'esercizio tempestivo di un potere processuale; la valorizzazione del canone dell'interpretazione conforme a Costituzione.
2001
R. CAPONI
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