cambiamenti climatici possono influenzare le esplosioni demografiche degli insetti fitofagi non solo direttamente, ma anche indirettamente, attraverso i loro nemici naturali. Gli effetti del clima su questi due gruppi di insetti sono variabili e dipendono dalle loro peculiarità. La processionaria del pino, Thaumetopoea pityocampa (Denis et Schiffermüller) (Lepidoptera, Notodontidae), è uno degli insetti fitofagi più dannosi nel bacino del Mediterraneo, sia per i danni alle piante sia per quelli igienico-sanitari. La processionaria ha molti nemici naturali, ma i parassitoidi oofagi costituiscono uno dei principali fattori biotici di controllo naturale. Le specie più frequenti e con i più alti tassi di parassitizzazione sono il monofago Baryscapus servadeii (Domenichini) (Hymenoptera, Chalcidoidea, Eulophidae) e il polifago Ooencyrtus pityocampae Mercet (Hymenoptera, Chalcidoidea, Encyrtidae). Come è già noto la processionaria del pino è favorita dagli inverni miti che sempre più spesso si verificano a causa dei cambiamenti climatici; le conseguenze di tali cambiamenti sui suoi parassitoidi oofagi sono invece meno indagate. Lo scopo del presente studio è quello di verificare l’effetto del clima non solo sulla fecondità della processionaria del pino ma anche sui suoi parassitoidi oofagi. I risultati dello studio confermano che gli inverni miti favoriscono la processionaria aumentandone la fecondità, mentre i suoi parassitoidi oofagi non si adeguano prontamente all’incremento di disponibilità del loro ospite. Inoltre, le alte temperature estive (al di sopra dei 30°C), hanno un effetto negativo sui tassi di parassitizzazione di uno dei suoi principali parassitoidi, B. servadeii. In conclusione i cambiamenti climatici in atto potrebbero, da un lato, favorire la diffusione della processionaria del pino in ambienti prima considerati inospitali e, dall’altro, facilitare il verificarsi delle sue esplosioni demografiche in ambienti già colonizzati. Il discorso è più complesso se si considerano i parassitoidi oofagi di questo defogliatore. Infatti, gli scenari potrebbero essere molteplici: ad esempio, si potrebbe verificare un calo della capacità di contenimento del fitofago da parte dei parassitoidi oofagi, in quanto B. servadeii, che è una delle specie principali, è influenzato negativamente dalle alte temperature. Tuttavia è anche possibile che le altre specie di oofagi, che non sono sembrate sensibili a questo fattore, siano in grado di contribuire al contenimento della processionaria rimpiazzando il suo parassitoide specifico.

Effetti del clima sulla processionaria del pino e i suoi parassitoidi oofagi / Tiberi, R.; Bracalini, M.; Croci, F.; Tellini Florenzano, G.; Panzavolta, T.. - STAMPA. - (2016), pp. 158-158. (Intervento presentato al convegno XXV Congresso Nazionale Italiano di Entomologia tenutosi a Padova nel 20-24 giugno 2016).

Effetti del clima sulla processionaria del pino e i suoi parassitoidi oofagi

TIBERI, RIZIERO;BRACALINI, MATTEO;PANZAVOLTA, TIZIANA
2016

Abstract

cambiamenti climatici possono influenzare le esplosioni demografiche degli insetti fitofagi non solo direttamente, ma anche indirettamente, attraverso i loro nemici naturali. Gli effetti del clima su questi due gruppi di insetti sono variabili e dipendono dalle loro peculiarità. La processionaria del pino, Thaumetopoea pityocampa (Denis et Schiffermüller) (Lepidoptera, Notodontidae), è uno degli insetti fitofagi più dannosi nel bacino del Mediterraneo, sia per i danni alle piante sia per quelli igienico-sanitari. La processionaria ha molti nemici naturali, ma i parassitoidi oofagi costituiscono uno dei principali fattori biotici di controllo naturale. Le specie più frequenti e con i più alti tassi di parassitizzazione sono il monofago Baryscapus servadeii (Domenichini) (Hymenoptera, Chalcidoidea, Eulophidae) e il polifago Ooencyrtus pityocampae Mercet (Hymenoptera, Chalcidoidea, Encyrtidae). Come è già noto la processionaria del pino è favorita dagli inverni miti che sempre più spesso si verificano a causa dei cambiamenti climatici; le conseguenze di tali cambiamenti sui suoi parassitoidi oofagi sono invece meno indagate. Lo scopo del presente studio è quello di verificare l’effetto del clima non solo sulla fecondità della processionaria del pino ma anche sui suoi parassitoidi oofagi. I risultati dello studio confermano che gli inverni miti favoriscono la processionaria aumentandone la fecondità, mentre i suoi parassitoidi oofagi non si adeguano prontamente all’incremento di disponibilità del loro ospite. Inoltre, le alte temperature estive (al di sopra dei 30°C), hanno un effetto negativo sui tassi di parassitizzazione di uno dei suoi principali parassitoidi, B. servadeii. In conclusione i cambiamenti climatici in atto potrebbero, da un lato, favorire la diffusione della processionaria del pino in ambienti prima considerati inospitali e, dall’altro, facilitare il verificarsi delle sue esplosioni demografiche in ambienti già colonizzati. Il discorso è più complesso se si considerano i parassitoidi oofagi di questo defogliatore. Infatti, gli scenari potrebbero essere molteplici: ad esempio, si potrebbe verificare un calo della capacità di contenimento del fitofago da parte dei parassitoidi oofagi, in quanto B. servadeii, che è una delle specie principali, è influenzato negativamente dalle alte temperature. Tuttavia è anche possibile che le altre specie di oofagi, che non sono sembrate sensibili a questo fattore, siano in grado di contribuire al contenimento della processionaria rimpiazzando il suo parassitoide specifico.
2016
Atti del XXV Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
XXV Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Padova
Tiberi, R.; Bracalini, M.; Croci, F.; Tellini Florenzano, G.; Panzavolta, T.
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