Il concetto di danno endofamiliare unisce due grandi temi, quello della famiglia e quello dell’illecito, che spesso sono stati reputati dalla dottrina e dalla giurisprudenza come sistemi autonomi e non comunicanti. L’emergere di esigenze di tutela, soprattutto dei minori coinvolti, ha spinto la giurisprudenza, prima di merito e poi di legittimità, a superare le resistenze ideologiche, riconoscendo sempre più spesso il diritto al risarcimento del danno. Tuttavia, la categoria del danno endofamiliare, mal si concilia con l’eterogeneità delle fattispecie coinvolte, rendendo spesso difficile l’individuazione di caratteri comuni alle diverse ipotesi. Sarebbe forse opportuno allora, di là da generici ed eccessivi ampliamenti anche oltre il consentito del concetto di famiglia, un richiamo al pragmatismo e alla effettiva verifica della lesione degli interessi coinvolti, riconoscendo che se la persona e lo sviluppo della sua personalità sono prioritari, allora un qualunque comportamento che leda questi principi può essere considerato fonte di risarcimento del danno. La soluzione, tuttavia, non sembra lontana da quella individuata dalla nota sentenza della Cassazione che ha definito i criteri per il risarcimento del danno esistenziale e la caratterizzazione del rapporto come endofamiliare nulla aggiunge alla questione. The concept of damage inside the family combines two major themes, that of the family and the tort, which have often been deemed by the doctrine and jurisprudence as autonomous and not communicating systems. The emergence of the protection needs, especially of the children involved, has led to overcome ideological resistance, recognizing often the right to compensation. However, the category of the damage inside the family, does not comply with the heterogeneity of the situations involved; often it is difficult to identify common characteristics of the various cases. Perhaps we should, beyond generic and excessive extension of the concept of family, return to pragmatism and to the actual check of the lesion of the interests involved, recognizing that if the person and the development of his personality are a priority, then any behavior detrimental to these principles may be considered a source of compensation. The solution, however, seems not far from that identified by the judgment of the Supreme Court that defined the criteria for compensation for existential damage and the characterization of the relationship as “inside the family” nothing adds to the question.

Danno endofamiliare e danni nei rapporti tra “familiari” / Nazzaro, A.C.. - In: GIUSTIZIA CIVILE. - ISSN 0017-0631. - STAMPA. - 4/2016:(2016), pp. 827-847.

Danno endofamiliare e danni nei rapporti tra “familiari”

NAZZARO, ANNA CARLA
2016

Abstract

Il concetto di danno endofamiliare unisce due grandi temi, quello della famiglia e quello dell’illecito, che spesso sono stati reputati dalla dottrina e dalla giurisprudenza come sistemi autonomi e non comunicanti. L’emergere di esigenze di tutela, soprattutto dei minori coinvolti, ha spinto la giurisprudenza, prima di merito e poi di legittimità, a superare le resistenze ideologiche, riconoscendo sempre più spesso il diritto al risarcimento del danno. Tuttavia, la categoria del danno endofamiliare, mal si concilia con l’eterogeneità delle fattispecie coinvolte, rendendo spesso difficile l’individuazione di caratteri comuni alle diverse ipotesi. Sarebbe forse opportuno allora, di là da generici ed eccessivi ampliamenti anche oltre il consentito del concetto di famiglia, un richiamo al pragmatismo e alla effettiva verifica della lesione degli interessi coinvolti, riconoscendo che se la persona e lo sviluppo della sua personalità sono prioritari, allora un qualunque comportamento che leda questi principi può essere considerato fonte di risarcimento del danno. La soluzione, tuttavia, non sembra lontana da quella individuata dalla nota sentenza della Cassazione che ha definito i criteri per il risarcimento del danno esistenziale e la caratterizzazione del rapporto come endofamiliare nulla aggiunge alla questione. The concept of damage inside the family combines two major themes, that of the family and the tort, which have often been deemed by the doctrine and jurisprudence as autonomous and not communicating systems. The emergence of the protection needs, especially of the children involved, has led to overcome ideological resistance, recognizing often the right to compensation. However, the category of the damage inside the family, does not comply with the heterogeneity of the situations involved; often it is difficult to identify common characteristics of the various cases. Perhaps we should, beyond generic and excessive extension of the concept of family, return to pragmatism and to the actual check of the lesion of the interests involved, recognizing that if the person and the development of his personality are a priority, then any behavior detrimental to these principles may be considered a source of compensation. The solution, however, seems not far from that identified by the judgment of the Supreme Court that defined the criteria for compensation for existential damage and the characterization of the relationship as “inside the family” nothing adds to the question.
2016
4/2016
827
847
Nazzaro, A.C.
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