Il presente lavoro prende in esame quattro resoconti di nascite di esseri umani con malformazioni congenite pubblicati a Londra tra il 1642 e 1652. Messi in circolazione dalla stampa nel frastagliato quadro del conflitto tra Carlo I e il Parlamento, e più nello specifico negli anni in cui non si era ancora del tutto spenta la polemica sulla chiesa riformata, i quattro pamphlet sono accomunati dalla medesima lettura della nascita mostruosa, vista come esito di una qualche forma di dissenso religioso da parte delle madri protagoniste. La colpevolizzazione delle donne non era un fenomeno nuovo: già nei decenni precedenti alle guerre civili, le narrazioni di nascite mostruose avevano frequentemente messo in luce negativa le donne, spesso attraverso il sillogismo per cui la nascita di un figlio deforme dichiarava una colpa segreta della genitrice. La novità dei documenti che raccontarono le cosiddette monstrous births negli anni 1642-1652 fu di appuntare il proprio stigma su una colpa materna che non era più di tipo sessuale, o più in generale morale: la propaganda religiosa e politica strumentalizzò i parti di bambini deformi, interpretandoli come punizioni divine per il dissenso religioso manifestato dalle loro madri.

A Monstrous Regiment of Women: nascite mostruose come stigma del dissenso religioso delle donne negli anni delle guerre civili inglesi (1642-1652) / Baratta, Luca. - In: STORIA DELLE DONNE. - ISSN 1826-7505. - ELETTRONICO. - 11:(2015), pp. 129-162.

A Monstrous Regiment of Women: nascite mostruose come stigma del dissenso religioso delle donne negli anni delle guerre civili inglesi (1642-1652)

BARATTA, LUCA
2015

Abstract

Il presente lavoro prende in esame quattro resoconti di nascite di esseri umani con malformazioni congenite pubblicati a Londra tra il 1642 e 1652. Messi in circolazione dalla stampa nel frastagliato quadro del conflitto tra Carlo I e il Parlamento, e più nello specifico negli anni in cui non si era ancora del tutto spenta la polemica sulla chiesa riformata, i quattro pamphlet sono accomunati dalla medesima lettura della nascita mostruosa, vista come esito di una qualche forma di dissenso religioso da parte delle madri protagoniste. La colpevolizzazione delle donne non era un fenomeno nuovo: già nei decenni precedenti alle guerre civili, le narrazioni di nascite mostruose avevano frequentemente messo in luce negativa le donne, spesso attraverso il sillogismo per cui la nascita di un figlio deforme dichiarava una colpa segreta della genitrice. La novità dei documenti che raccontarono le cosiddette monstrous births negli anni 1642-1652 fu di appuntare il proprio stigma su una colpa materna che non era più di tipo sessuale, o più in generale morale: la propaganda religiosa e politica strumentalizzò i parti di bambini deformi, interpretandoli come punizioni divine per il dissenso religioso manifestato dalle loro madri.
2015
11
129
162
Baratta, Luca
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