La ricerca ha per oggetto lo studio dell'evoluzione del diritto penale in un arco di tempo che va dall'Albania medievale ai giorni nostri. Oltre ai cenni sul diritto medievale si passa in esame il percorso storico che ha portato alla codificazione del diritto penale moderno con particolare riferimento al periodo successivo all'indipendenza dello Stato albanese. Ciò al fine di comprendere il grado di influenza degli istituti generali e dei valori fondanti della tradizione penalistica europea nella formazione del diritto penale albanese. Un contributo in tal senso ha fornito lo studio e l’analisi dei c.d. “Statuti di Scutari”, i quali hanno determinato l'emergere di una diversa concezione del diritto albanese medievale e hanno contribuito a costituire un indice di appartenenza della cultura giuridica albanese a quella più ampia dell'Europa occidentale. Inoltre, nonostante il lungo periodo di invasione ottomana di quasi cinque secoli (seconda metà XV sec. – inizio XX sec.) il diritto albanese, soprattutto quello di impronta consuetudinaria, non ha mai subito un’influenza rilevante da parte del diritto ottomano incentrato sulla Shari’a e gli atti del sovrano. Dopo l'indipendenza si iniziò un’attività di legiferazione da parte dello Stato profondamente ispirata al diritto dei paesi occidentali, come la Francia e l’Italia. Inoltre, in quegli anni iniziò a prendere vita e svilupparsi un pensiero giudico-penale nazionale grazie anche alla formazione giuridica occidentale di giuristi albanesi, molti dei quali formatisi dalle università estere. Con l'avvento del comunismo il diritto penale divenne uno strumento a fini di repressione degli avversarsi e dissidenti politici. La trattazione della codificazione albanese continua con l'analisi critica del codice penale vigente nel quadro di una radicale riforma dell’ordinamento giuridico. L’obiettivo consiste, oltre che nell’analisi del nuovo diritto penale costruito sull’impronta dei modelli europei e il grado di “assorbimento” da parte dei consociati dei valori e principi ispiratori, nell'esame della struttura e degli istituti di parte generale allo scopo di comprendere il modello che ha influenzato maggiormente il codice penale vigente. Infine, l'attenzione viene rivolta anche alla giustizia penale e alle problematiche che affliggono gli organi del potere giudiziario per quanto riguarda la garanzia dell'indipendenza e della separazione dei poteri.

La codificazione del diritto penale in Albania tra tradizione nazionale e modelli stranieri / Mandi, Orges. - (2017).

La codificazione del diritto penale in Albania tra tradizione nazionale e modelli stranieri.

MANDI, ORGES
2017

Abstract

La ricerca ha per oggetto lo studio dell'evoluzione del diritto penale in un arco di tempo che va dall'Albania medievale ai giorni nostri. Oltre ai cenni sul diritto medievale si passa in esame il percorso storico che ha portato alla codificazione del diritto penale moderno con particolare riferimento al periodo successivo all'indipendenza dello Stato albanese. Ciò al fine di comprendere il grado di influenza degli istituti generali e dei valori fondanti della tradizione penalistica europea nella formazione del diritto penale albanese. Un contributo in tal senso ha fornito lo studio e l’analisi dei c.d. “Statuti di Scutari”, i quali hanno determinato l'emergere di una diversa concezione del diritto albanese medievale e hanno contribuito a costituire un indice di appartenenza della cultura giuridica albanese a quella più ampia dell'Europa occidentale. Inoltre, nonostante il lungo periodo di invasione ottomana di quasi cinque secoli (seconda metà XV sec. – inizio XX sec.) il diritto albanese, soprattutto quello di impronta consuetudinaria, non ha mai subito un’influenza rilevante da parte del diritto ottomano incentrato sulla Shari’a e gli atti del sovrano. Dopo l'indipendenza si iniziò un’attività di legiferazione da parte dello Stato profondamente ispirata al diritto dei paesi occidentali, come la Francia e l’Italia. Inoltre, in quegli anni iniziò a prendere vita e svilupparsi un pensiero giudico-penale nazionale grazie anche alla formazione giuridica occidentale di giuristi albanesi, molti dei quali formatisi dalle università estere. Con l'avvento del comunismo il diritto penale divenne uno strumento a fini di repressione degli avversarsi e dissidenti politici. La trattazione della codificazione albanese continua con l'analisi critica del codice penale vigente nel quadro di una radicale riforma dell’ordinamento giuridico. L’obiettivo consiste, oltre che nell’analisi del nuovo diritto penale costruito sull’impronta dei modelli europei e il grado di “assorbimento” da parte dei consociati dei valori e principi ispiratori, nell'esame della struttura e degli istituti di parte generale allo scopo di comprendere il modello che ha influenzato maggiormente il codice penale vigente. Infine, l'attenzione viene rivolta anche alla giustizia penale e alle problematiche che affliggono gli organi del potere giudiziario per quanto riguarda la garanzia dell'indipendenza e della separazione dei poteri.
2017
Alessandro Simoni
ALBANIA
Mandi, Orges
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Tipologia: Tesi di dottorato
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