Il passaggio dal career development caratteristico del XX secolo in cui gli individui sviluppavano la propria carriera all’interno di organizzazioni stabili (Savickas, 2011b) al career and life management (Guichard, 2013; Savickas, 2013) fino al career and life management through self and relational management (Di Fabio, 2014a; Di Fabio & Kenny, 2016) nel XXI secolo, evidenzia come la carriera appartenga sempre più alla persona e non più all’organizzazione (Duarte, 2004) e come il lavoro (Blustein, 2011a), il career project (Savickas, 2011) e il life project (Guichard, 2013) siano atti intrinsecamente relazionali (Di Fabio, 2014a, 2014i). Nell’epoca attuale, il mondo del lavoro è caratterizzato da instabilità e continui cambiamenti, da incertezza e imprevedibilità, pertanto è fondamentale che gli individui siano in grado di sviluppare e mantenere la propria employability e di gestire attivamente i propri percorsi di sviluppo professionale (Savickas, 2011a) e personale (Guichard, 2013). Per questo emerge l’importanza di promuovere, in ottica di Positive Preventive Perspective (Di Fabio, 2014a; Di Fabio & Kenny, 2016; Kenny & Di Fabio, 2009; Kenny & Hage, 2009; Kenny, Horne, Orpinas, & Reese, 2009; Hage et al., 2007), la costruzione e la consapevolezza delle risorse dell’individuo per un career and life planning di successo, in riferimento a un’intenzionalità ancorata al Purposeful Self (Di Fabio, 2014l). Il benessere delle persone nell’ambito dell’orientamento, del career counseling, della life construction (Guichard, 2013) e delle human resources può essere incrementato attraverso azioni preventive precoci, evidenziando l’importanza di interventi evidence-based (Hage et al., 2007). All’interno di questo quadro di riferimento, il presente lavoro di ricerca si propone di approfondire un nuovo life and career costrutto, l’Intrapreneurial Self-Capital, come core di risorse imprenditive utili alle persone nella costruzione del percorso di vita, affrontando la complessità e le sfide del XXI secolo. Il presente lavoro di ricerca intende offrire una panoramica delle principali e più recenti teorie di riferimento per lo sviluppo e l’applicazione dell’Intrapreneurial Self-Capital, confrontare a livello teorico ed empirico l’Intrapreneurial Self-Capital con altri costrutti emersi in letteratura come risorse funzionali a rispondere adeguatamente alle richieste dell’epoca postmoderna, evidenziando le peculiarità dell’Intrapreneurial Self-Capital, l’importanza del nuovo costrutto nel processo di life and career management e nel favorire condizioni di benessere nelle persone, alla luce dell’influenza che il contesto odierno instabile e incerto ha sulla propria vita. Il capitolo primo delinea le principali teorie di riferimento per comprendere la complessità del XXI secolo e rintracciare coordinate di riferimento per lo sviluppo di costrutti, strumenti e interventi, in particolare riguardo all’Intrapreneurial Self-Capital, a beneficio degli individui nella propria crescita personale e professionale. Il capitolo secondo introduce i costrutti di Proattività, Psychological capital, Career adaptability e Occupational engagement che si configurano in letteratura come potenziali risorse nella costruzione di sé e del proprio percorso personale e professionale nell’epoca postmoderna. Attraverso uno studio su un piano teorico, vengono indicate le similarità e le differenze tra questi costrutti presi in esame e l’Intrapreneurial Self-Capital, definendone gli aspetti specifici. Il capitolo terzo presenta le possibili relazioni, su un piano teorico, tra l’Intrapreneurial Self-Capital, career outcome tradizionali (career decision self-efficacy, employability, stili decisionali) e con misure tradizionali di benessere edonico (life satisfaction, positive and negative affect) e di benessere eudaimonico (life meaningfulness, flourishing, hope, grit, autenticità). Inoltre lo studio si è proposto di analizzare a livello teorico le relazioni dell’ISC con variabili innovative (life project reflexivity come career outcome; affective profile, come misura di benessere edonico; coraggio, come misura di benessere eudaimonico). Il capitolo quarto propone il primo studio della presente tesi di dottorato volto a rilevare gli aspetti di similarità e differenza tra l’Intrapreneurial Self-Capital e i costrutti di Proattività, Psychological capital, Career adaptability e Occupational engagement, in studenti universitari e in lavoratori, definendone da un punto di vista empirico, gli aspetti peculiari. Il capitolo quinto presenta il secondo studio empirico della presente tesi di dottorato che si propone di approfondire, in studenti universitari e in lavoratori, le relazioni dell’Intrapreneurial Self-Capital con career outcome tradizionali (career decision self-efficacy, employability, stili decisionali) e con misure tradizionali di benessere edonico (life satisfaction, positive and negative affect) e di benessere eudaimonico (life meaningfulness, flourishing, hope, grit, autenticità). Inoltre lo studio si è proposto di analizzare le relazioni dell’ISC con alcune variabili innovative (life project reflexivity nell’ambito dei career outcome; affective profile come misura di benessere edonico; coraggio, come misura di benessere eudaimonico). Il capitolo sesto riporta le conclusioni generali della presente tesi di dottorato evidenziando come l’ISC si configuri come un nuovo e promettente costrutto nell’ambito dell’orientamento, del career counseling, della career e life construction, delle human resources e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, dal momento che si differenzia da altre risorse individuali come la Proattività, lo Psychological capital, la Career adaptability e l’Occupational engagement. L’ISC risulta inoltre associato sia ai career outcome (tradizionali e innovativi) sia al benessere edonico e eudaimonico relativo a variabili di benessere sia tradizionali che innovative. Inoltre, i risultati degli studi del presente lavoro di tesi offrono promettenti prospettive di ricerca e di intervento in relazione all’Intrapreneurial Self-Capital, evidenziando l’importanza di continuare a studiare questo nuovo costrutto in relazione ad altri career outcome e misure di benessere. Viene sottolineata la possibilità di incrementare il capitale imprenditivo del Sé mediante un training specifico (Di Fabio, 2014f; Di Fabio & Van Esbroeck, 2016) in modo da potenziare le forze degli individui nel rispondere tempestivamente e puntualmente alle richieste dell’ambiente esterno turbolento e mutevole della società dell’accelerazione (Di Fabio & Maree, 2016; Schwab, 2016). In conclusione, la presente tesi di dottorato evidenzia l’importanza del nuovo career and life costrutto di Intrapreneurial Self-Capital (ISC), dell’Intrapreneurial Self-Capital Scale (ISCS) come suo strumento di misura e dell’Intrapreneurial Self-Capital Training (ISCT) per il career and life management e la promozione del benessere nel XXI secolo.

Intrapreneurial Self-Capital per il XXI secolo: nuove prospettive di ricerca e intervento / Ornella, Bucci. - (2017).

Intrapreneurial Self-Capital per il XXI secolo: nuove prospettive di ricerca e intervento

BUCCI, ORNELLA
2017

Abstract

Il passaggio dal career development caratteristico del XX secolo in cui gli individui sviluppavano la propria carriera all’interno di organizzazioni stabili (Savickas, 2011b) al career and life management (Guichard, 2013; Savickas, 2013) fino al career and life management through self and relational management (Di Fabio, 2014a; Di Fabio & Kenny, 2016) nel XXI secolo, evidenzia come la carriera appartenga sempre più alla persona e non più all’organizzazione (Duarte, 2004) e come il lavoro (Blustein, 2011a), il career project (Savickas, 2011) e il life project (Guichard, 2013) siano atti intrinsecamente relazionali (Di Fabio, 2014a, 2014i). Nell’epoca attuale, il mondo del lavoro è caratterizzato da instabilità e continui cambiamenti, da incertezza e imprevedibilità, pertanto è fondamentale che gli individui siano in grado di sviluppare e mantenere la propria employability e di gestire attivamente i propri percorsi di sviluppo professionale (Savickas, 2011a) e personale (Guichard, 2013). Per questo emerge l’importanza di promuovere, in ottica di Positive Preventive Perspective (Di Fabio, 2014a; Di Fabio & Kenny, 2016; Kenny & Di Fabio, 2009; Kenny & Hage, 2009; Kenny, Horne, Orpinas, & Reese, 2009; Hage et al., 2007), la costruzione e la consapevolezza delle risorse dell’individuo per un career and life planning di successo, in riferimento a un’intenzionalità ancorata al Purposeful Self (Di Fabio, 2014l). Il benessere delle persone nell’ambito dell’orientamento, del career counseling, della life construction (Guichard, 2013) e delle human resources può essere incrementato attraverso azioni preventive precoci, evidenziando l’importanza di interventi evidence-based (Hage et al., 2007). All’interno di questo quadro di riferimento, il presente lavoro di ricerca si propone di approfondire un nuovo life and career costrutto, l’Intrapreneurial Self-Capital, come core di risorse imprenditive utili alle persone nella costruzione del percorso di vita, affrontando la complessità e le sfide del XXI secolo. Il presente lavoro di ricerca intende offrire una panoramica delle principali e più recenti teorie di riferimento per lo sviluppo e l’applicazione dell’Intrapreneurial Self-Capital, confrontare a livello teorico ed empirico l’Intrapreneurial Self-Capital con altri costrutti emersi in letteratura come risorse funzionali a rispondere adeguatamente alle richieste dell’epoca postmoderna, evidenziando le peculiarità dell’Intrapreneurial Self-Capital, l’importanza del nuovo costrutto nel processo di life and career management e nel favorire condizioni di benessere nelle persone, alla luce dell’influenza che il contesto odierno instabile e incerto ha sulla propria vita. Il capitolo primo delinea le principali teorie di riferimento per comprendere la complessità del XXI secolo e rintracciare coordinate di riferimento per lo sviluppo di costrutti, strumenti e interventi, in particolare riguardo all’Intrapreneurial Self-Capital, a beneficio degli individui nella propria crescita personale e professionale. Il capitolo secondo introduce i costrutti di Proattività, Psychological capital, Career adaptability e Occupational engagement che si configurano in letteratura come potenziali risorse nella costruzione di sé e del proprio percorso personale e professionale nell’epoca postmoderna. Attraverso uno studio su un piano teorico, vengono indicate le similarità e le differenze tra questi costrutti presi in esame e l’Intrapreneurial Self-Capital, definendone gli aspetti specifici. Il capitolo terzo presenta le possibili relazioni, su un piano teorico, tra l’Intrapreneurial Self-Capital, career outcome tradizionali (career decision self-efficacy, employability, stili decisionali) e con misure tradizionali di benessere edonico (life satisfaction, positive and negative affect) e di benessere eudaimonico (life meaningfulness, flourishing, hope, grit, autenticità). Inoltre lo studio si è proposto di analizzare a livello teorico le relazioni dell’ISC con variabili innovative (life project reflexivity come career outcome; affective profile, come misura di benessere edonico; coraggio, come misura di benessere eudaimonico). Il capitolo quarto propone il primo studio della presente tesi di dottorato volto a rilevare gli aspetti di similarità e differenza tra l’Intrapreneurial Self-Capital e i costrutti di Proattività, Psychological capital, Career adaptability e Occupational engagement, in studenti universitari e in lavoratori, definendone da un punto di vista empirico, gli aspetti peculiari. Il capitolo quinto presenta il secondo studio empirico della presente tesi di dottorato che si propone di approfondire, in studenti universitari e in lavoratori, le relazioni dell’Intrapreneurial Self-Capital con career outcome tradizionali (career decision self-efficacy, employability, stili decisionali) e con misure tradizionali di benessere edonico (life satisfaction, positive and negative affect) e di benessere eudaimonico (life meaningfulness, flourishing, hope, grit, autenticità). Inoltre lo studio si è proposto di analizzare le relazioni dell’ISC con alcune variabili innovative (life project reflexivity nell’ambito dei career outcome; affective profile come misura di benessere edonico; coraggio, come misura di benessere eudaimonico). Il capitolo sesto riporta le conclusioni generali della presente tesi di dottorato evidenziando come l’ISC si configuri come un nuovo e promettente costrutto nell’ambito dell’orientamento, del career counseling, della career e life construction, delle human resources e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, dal momento che si differenzia da altre risorse individuali come la Proattività, lo Psychological capital, la Career adaptability e l’Occupational engagement. L’ISC risulta inoltre associato sia ai career outcome (tradizionali e innovativi) sia al benessere edonico e eudaimonico relativo a variabili di benessere sia tradizionali che innovative. Inoltre, i risultati degli studi del presente lavoro di tesi offrono promettenti prospettive di ricerca e di intervento in relazione all’Intrapreneurial Self-Capital, evidenziando l’importanza di continuare a studiare questo nuovo costrutto in relazione ad altri career outcome e misure di benessere. Viene sottolineata la possibilità di incrementare il capitale imprenditivo del Sé mediante un training specifico (Di Fabio, 2014f; Di Fabio & Van Esbroeck, 2016) in modo da potenziare le forze degli individui nel rispondere tempestivamente e puntualmente alle richieste dell’ambiente esterno turbolento e mutevole della società dell’accelerazione (Di Fabio & Maree, 2016; Schwab, 2016). In conclusione, la presente tesi di dottorato evidenzia l’importanza del nuovo career and life costrutto di Intrapreneurial Self-Capital (ISC), dell’Intrapreneurial Self-Capital Scale (ISCS) come suo strumento di misura e dell’Intrapreneurial Self-Capital Training (ISCT) per il career and life management e la promozione del benessere nel XXI secolo.
2017
Annamaria Di Fabio
Ornella, Bucci
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