L’oggetto della ricerca della tesi di dottorato è la ricostruzione delle vicende architettoniche della villa di Poggio Imperiale in età lorenese, individuato come momento cruciale della lunga e complessa vita della fabbrica, in quanto coincidente con un radicale riassetto del complesso e che ha ne ha determinato la facies attuale. L’interesse verso questo argomento nasce da due motivazioni principali: la prima scaturisce dalla possibilità di accedere all’edificio in tutte le sue parti, anche quelle generalmente escluse ai visitatori, ed eseguire nuove campagne di rilievo e approfondimenti sulle strutture e sui materiali; la seconda deriva dalla mancanza di studi monografici, specie nell’ultimo decennio, dedicati all’età lorenese. Il campo d’indagine ha riguardato prevalentemente questo periodo, i cui avvenimenti sono stati ricomposti cronologicamente traendo notizia dai circa seicento documenti archivistici - la maggior parte inediti - trascritti appositamente per questo studio, e grazie all’individuazione di oltre duecento disegni, molti dei quali resi noti per la prima volta. Volendo sintetizzare gli aspetti metodologici della ricerca, in termini generali, possiamo dire che essi contemplano, studi d’inquadramento storico territoriale e architettonico, sviluppati indagando le fonti dirette (rilievo dell’edificio e ricognizioni fotografiche) e indirette (bibliografiche, archivistiche e iconografiche). La fabbrica settecentesca è intesa come la fase iniziale di un ampio progetto, che ha la forza di ipotecare un percorso nel secolo successivo, contrassegnato in maniera determinate dalla continuità stilistica e formale. Sia nel Settecento che nell’Ottocento le antiche preesistenze vengono messe in dialogo con l’innovazione e l’abilità di apparente semplicità del linguaggio architettonico, che si basa - in ogni caso - su un lavoro complesso e raffinato, al punto da non rendere percepibile tale semplificazione. L’attività di ricerca ha messo in evidenza un palinsesto eterogeneo e densamente stratificato, che apparentemente risulta mascherato da una diffusa semplicità, in cui l’antico nucleo baricentrico della fabbrica è il fulcro attorno al quale sono organizzati gli ampliamenti, secondo una sorta di ribaltamento degli spazi aperti e delle volumetrie sui due versanti laterali e contrapposti.

La villa di Poggio Imperiale a Firenze. Le vicende architettoniche in età lorenese (1737-1859) / Gabriele Nannetti. - (2016).

La villa di Poggio Imperiale a Firenze. Le vicende architettoniche in età lorenese (1737-1859).

NANNETTI, GABRIELE;
2016

Abstract

L’oggetto della ricerca della tesi di dottorato è la ricostruzione delle vicende architettoniche della villa di Poggio Imperiale in età lorenese, individuato come momento cruciale della lunga e complessa vita della fabbrica, in quanto coincidente con un radicale riassetto del complesso e che ha ne ha determinato la facies attuale. L’interesse verso questo argomento nasce da due motivazioni principali: la prima scaturisce dalla possibilità di accedere all’edificio in tutte le sue parti, anche quelle generalmente escluse ai visitatori, ed eseguire nuove campagne di rilievo e approfondimenti sulle strutture e sui materiali; la seconda deriva dalla mancanza di studi monografici, specie nell’ultimo decennio, dedicati all’età lorenese. Il campo d’indagine ha riguardato prevalentemente questo periodo, i cui avvenimenti sono stati ricomposti cronologicamente traendo notizia dai circa seicento documenti archivistici - la maggior parte inediti - trascritti appositamente per questo studio, e grazie all’individuazione di oltre duecento disegni, molti dei quali resi noti per la prima volta. Volendo sintetizzare gli aspetti metodologici della ricerca, in termini generali, possiamo dire che essi contemplano, studi d’inquadramento storico territoriale e architettonico, sviluppati indagando le fonti dirette (rilievo dell’edificio e ricognizioni fotografiche) e indirette (bibliografiche, archivistiche e iconografiche). La fabbrica settecentesca è intesa come la fase iniziale di un ampio progetto, che ha la forza di ipotecare un percorso nel secolo successivo, contrassegnato in maniera determinate dalla continuità stilistica e formale. Sia nel Settecento che nell’Ottocento le antiche preesistenze vengono messe in dialogo con l’innovazione e l’abilità di apparente semplicità del linguaggio architettonico, che si basa - in ogni caso - su un lavoro complesso e raffinato, al punto da non rendere percepibile tale semplificazione. L’attività di ricerca ha messo in evidenza un palinsesto eterogeneo e densamente stratificato, che apparentemente risulta mascherato da una diffusa semplicità, in cui l’antico nucleo baricentrico della fabbrica è il fulcro attorno al quale sono organizzati gli ampliamenti, secondo una sorta di ribaltamento degli spazi aperti e delle volumetrie sui due versanti laterali e contrapposti.
2016
Mario Bevilacqua, Emanuela Ferretti
ITALIA
Gabriele Nannetti
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Descrizione: Articolo principale
Tipologia: Tesi di dottorato
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