Con questa prefazione introduciamo la traduzione italiana del nostro Funda- mentals of the Mechanics of Solids, edito da Birkhäuser, Boston, nel dicembre 2015. L’occasione del ritorno alla lingua madre ci ha permesso di emendare il testo della prima edizione inglese dai refusi sfuggiti alla nostra attenzione e ci ha anche dato l’opportunità di cercare di migliorare l’esposizione e di arricchirla (almeno riteniamo) in alcuni aspetti. Un testo di “fisica-matematica”, come quello che qui presentiamo, riguar- da essenzialmente la genesi, la descrizione e l’analisi di modelli matematici del mondo empirico: rappresentazioni di classi di fenomeni formulate in un linguaggio − la matematica − che ha capacità espressive sia qualitative sia quantitative. La natura della connessione tra visione teorica e dato empirico si manifesta attraverso le scelte che caratterizzano una classe di modelli o una loro specifica espressione: si considerano alcuni aspetti dei fenomeni in anali- si, perché si ritengono essenziali, e si tralasciano altri; semmai si perfezionano e si modificano poi le scelte, proponendo nuove teorie o qualche variazione secondaria in quelle esistenti. Chiarire il punto di vista adottato è, quindi, un aspetto che non si può trascurare. Per questo è necessario riflettere sulle forme di esposizione, sulla scrittura; il modo di esprimere i concetti diventa sostanza di ruolo spesso, se non sempre, pari alla connessa proposta matema- tica. L’analisi dei fondamenti − l’aspetto su cui focalizziamo l’attenzione nel testo seguente, pur non trattenendoci nel proporre applicazioni, per quanto semplici − è quindi essenziale non solo per la comprensione ma anche per l’estensione delle teorie, ed è ben diversa dalla sola attenzione alla struttura formale delle teorie. Pur coscienti almeno per una porzione dei limiti del nostro scritto, abbiamo comunque cercato di proporre questo invito alla materia in una forma critica che non favorisca una comprensione cristallizzata delle strutture concettualiche la costituiscono, ma indichi una successiva prospettiva, o almeno tenti responsabilmente di farlo. Nel concludere desideriamo ringraziare il Professor Giulio Maier, il cui comportamento ha indirettamente sorretto alcune fatiche nella traduzione e il Professor Alberto Conte che ha suggerito all’editore la pubblicazione della versione italiana del nostro testo inglese. Ciascuno di noi che qui scriviamo, noi altrimenti pigri, è stato spinto alla compilazione delle pagine che seguono da persone e da eventi il cui ricordo e la cui considerazione porta in sé, custodendoli con cura.

Fondamenti di Meccanica dei Solidi / Paolo Maria Mariano; Luciano Galano. - STAMPA. - (2017), pp. 1-421.

Fondamenti di Meccanica dei Solidi

Paolo Maria Mariano;Luciano Galano
2017

Abstract

Con questa prefazione introduciamo la traduzione italiana del nostro Funda- mentals of the Mechanics of Solids, edito da Birkhäuser, Boston, nel dicembre 2015. L’occasione del ritorno alla lingua madre ci ha permesso di emendare il testo della prima edizione inglese dai refusi sfuggiti alla nostra attenzione e ci ha anche dato l’opportunità di cercare di migliorare l’esposizione e di arricchirla (almeno riteniamo) in alcuni aspetti. Un testo di “fisica-matematica”, come quello che qui presentiamo, riguar- da essenzialmente la genesi, la descrizione e l’analisi di modelli matematici del mondo empirico: rappresentazioni di classi di fenomeni formulate in un linguaggio − la matematica − che ha capacità espressive sia qualitative sia quantitative. La natura della connessione tra visione teorica e dato empirico si manifesta attraverso le scelte che caratterizzano una classe di modelli o una loro specifica espressione: si considerano alcuni aspetti dei fenomeni in anali- si, perché si ritengono essenziali, e si tralasciano altri; semmai si perfezionano e si modificano poi le scelte, proponendo nuove teorie o qualche variazione secondaria in quelle esistenti. Chiarire il punto di vista adottato è, quindi, un aspetto che non si può trascurare. Per questo è necessario riflettere sulle forme di esposizione, sulla scrittura; il modo di esprimere i concetti diventa sostanza di ruolo spesso, se non sempre, pari alla connessa proposta matema- tica. L’analisi dei fondamenti − l’aspetto su cui focalizziamo l’attenzione nel testo seguente, pur non trattenendoci nel proporre applicazioni, per quanto semplici − è quindi essenziale non solo per la comprensione ma anche per l’estensione delle teorie, ed è ben diversa dalla sola attenzione alla struttura formale delle teorie. Pur coscienti almeno per una porzione dei limiti del nostro scritto, abbiamo comunque cercato di proporre questo invito alla materia in una forma critica che non favorisca una comprensione cristallizzata delle strutture concettualiche la costituiscono, ma indichi una successiva prospettiva, o almeno tenti responsabilmente di farlo. Nel concludere desideriamo ringraziare il Professor Giulio Maier, il cui comportamento ha indirettamente sorretto alcune fatiche nella traduzione e il Professor Alberto Conte che ha suggerito all’editore la pubblicazione della versione italiana del nostro testo inglese. Ciascuno di noi che qui scriviamo, noi altrimenti pigri, è stato spinto alla compilazione delle pagine che seguono da persone e da eventi il cui ricordo e la cui considerazione porta in sé, custodendoli con cura.
2017
Bollati-Boringhieri
Torino
978-88-339-5893-4
Goal 9: Industry, Innovation, and Infrastructure
Goal 11: Sustainable cities and communities
Paolo Maria Mariano; Luciano Galano
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