At the end of the fifteenth century, Lisbon was a melting pot of people coming from many parts of the known world: among them, there was a substantial number of Italian merchants who looked at the Portuguese overseas voyages with interest, in the hope of participating in them, both personally and financially. These merchants were active correspondents and sent news home to relatives, business partners and friends. As a result, Italians archives are full of documents about the Portuguese expansion; in terms of quality and quantity of the information, those in Florence and Venice stand out. Florentine archives preserve the two most famous collections of documents concerning the early-sixteenth-century voyages: the Codice Vaglienti and the Codici Zorzi (the latter, however, the work of a Venetian). In Venice there are famous collections written by the diarists Girolamo Priuli and Marino Sanudo. In particular, this article focuses on merchants’ letters (both travellers and financiers), which constitute a source of extraordinary importance given their detail and the analytical skills of those who wrote them.A fine Quattrocento Lisbona era un crogiuolo di genti provenienti da molte parti del mondo conosciuto: tra questi vi era un buon numero di mercanti italiani, che guardavano attentamente ai viaggi portoghesi d’oltremare in vista di una partecipazione sia personale che finanziaria. Questi mercanti scrivevano molto e inviavano notizie a parenti, soci o amici residenti nella madrepatria. Per questo motivo gli archivi italiani sono ricchi di documenti riguardanti l’espansione portoghese; per qualità e quantità di informazioni spiccano Firenze e Venezia. A Firenze sono conservate le due più famose raccolte di documenti sui viaggi primo-cinquecenteschi: il Codice Vaglienti e i Codici Zorzi (questi ultimi, peraltro, opera di un veneziano). A Venezia sono celebri le raccolte dei diaristi Girolamo Priuli e Marino Sanudo. In particolare questo articolo si concentra sulle lettere dei mercanti (sia viaggiatori che finanziatori), che costituiscono una fonte di straordinaria importanza per dettaglio e capacità di analisi.

A Carreira da Índia nos arquivos italianos / GUIDI BRUSCOLI, FRANCESCO. - STAMPA. - (2016), pp. 229-242.

A Carreira da Índia nos arquivos italianos

GUIDI BRUSCOLI, FRANCESCO
2016

Abstract

At the end of the fifteenth century, Lisbon was a melting pot of people coming from many parts of the known world: among them, there was a substantial number of Italian merchants who looked at the Portuguese overseas voyages with interest, in the hope of participating in them, both personally and financially. These merchants were active correspondents and sent news home to relatives, business partners and friends. As a result, Italians archives are full of documents about the Portuguese expansion; in terms of quality and quantity of the information, those in Florence and Venice stand out. Florentine archives preserve the two most famous collections of documents concerning the early-sixteenth-century voyages: the Codice Vaglienti and the Codici Zorzi (the latter, however, the work of a Venetian). In Venice there are famous collections written by the diarists Girolamo Priuli and Marino Sanudo. In particular, this article focuses on merchants’ letters (both travellers and financiers), which constitute a source of extraordinary importance given their detail and the analytical skills of those who wrote them.A fine Quattrocento Lisbona era un crogiuolo di genti provenienti da molte parti del mondo conosciuto: tra questi vi era un buon numero di mercanti italiani, che guardavano attentamente ai viaggi portoghesi d’oltremare in vista di una partecipazione sia personale che finanziaria. Questi mercanti scrivevano molto e inviavano notizie a parenti, soci o amici residenti nella madrepatria. Per questo motivo gli archivi italiani sono ricchi di documenti riguardanti l’espansione portoghese; per qualità e quantità di informazioni spiccano Firenze e Venezia. A Firenze sono conservate le due più famose raccolte di documenti sui viaggi primo-cinquecenteschi: il Codice Vaglienti e i Codici Zorzi (questi ultimi, peraltro, opera di un veneziano). A Venezia sono celebri le raccolte dei diaristi Girolamo Priuli e Marino Sanudo. In particolare questo articolo si concentra sulle lettere dei mercanti (sia viaggiatori che finanziatori), che costituiscono una fonte di straordinaria importanza per dettaglio e capacità di analisi.
2016
9789727811298
Memórias 2015 da Academía de Marinha
229
242
GUIDI BRUSCOLI, FRANCESCO
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