Filigrane alessandrine. topoi romanzeschi nella narrativa da boccaccio a tasso

La seguente tesi si prefigge di ricostruire la fortuna dei topoi romanzeschi di matrice alessandrina in alcune opere della narrativa italiana comprese nell’arco di tempo che va da Boccaccio e Tasso, con particolare attenzione all’epoca rinascimentale. L’indagine si concentra sulla fortuna di motivi e di espedienti narrativi presenti all’interno di quel corpus testuale che costituisce il ‘canone’ del romanzo alessandrino, ovvero: Le avventure di Cherea e Calliroe di Caritone di Afrodisia, Anzia e Abrocome di Senofonte Efesio, Leucippe e Clitofonte di Achille Tazio, Dafni e Cloe di Longo Sofista e Le Etiopiche di Eliodoro. Tali opere iniziano ad essere tradotte e pubblicate a partire dalla metà del Cinquecento, incontrando un immediato successo editoriale; tuttavia, la tesi mira a mettere in luce come si avverta un’eco di tali narrazioni in opere assai precedenti alle stampe cinquecentesche.