Il contributo analizza l'attività del'ufficio centrale per l'urbanistica albanese fondato e guidato da Gherardo Bosio, con particolare riferimento alla scala dell'interno urbano. La strada, il mercato, la piazza, con la concretizzazione delle forme architettoniche costruite, costituiscono il palesarsi di volontà espressive di una cultura popolare in grado di dare un volto all’Albania tra le due guerre ed oltre. I diversi progetti sviluppati per le città, scendendo dal livello urbanistico al dettaglio di insieme urbano, ritrovano un comune denominatore tracciato da Bosio relativamente allo spazio pubblico; tale linea guida viene perseguita dai suoi molti collaboratori italiani venuti a formare l’ufficio di cui sopra. Sono città come Tirana, Valona, Elbassan, Coritza, Durazzo, Porto Edda che, sviluppando una pianificazione ordinata e complessiva, vengono investite dall'intervento italiano sostenuto dal Ministero degli Esteri attraverso l'Ufficio Centrale per l'Urbanistica. Per Bosio il tema dello spazio urbano, così come quello dello spazio privato aperto, rivela una prassi progettuale riscontrabile come determinante costante ed invariante, rintracciabile in una adesione al linguaggio architettonico italiano di derivazione classica espresso attraverso l’uso della proporzione, della misura, della concinnitas albertiana e della ricerca di una spazialità sempre componibile attraverso elementi gerarchicamente indipendenti. Il tema del linguaggio architettonico invece subisce il fascino di una adesione estetica mai frutto di suggestione superficiale, al contrario è determinata da echi ed immagini evocative espressione di nature interpretative di stampo analitico di quei segni propri del panorama urbano. Così per Bosio sono i progetti italiani, africani e di nuovo confermati nei progetti albanesi del periodo 1939-1943.
Il ruolo dell’Interno urbano nella pianificazione dell’ufficio centrale per L'edilizia e l’urbanistica albanese, 1939-1943 / Renzi, Riccardo. - STAMPA. - (2017), pp. 217-230. (Intervento presentato al convegno L’interpretazione dello spazio urbano e architettonico dell’asse strutturante di Tirana tenutosi a Tirana nel 12 Dicembre 2014).
Il ruolo dell’Interno urbano nella pianificazione dell’ufficio centrale per L'edilizia e l’urbanistica albanese, 1939-1943
RENZI, RICCARDO
2017
Abstract
Il contributo analizza l'attività del'ufficio centrale per l'urbanistica albanese fondato e guidato da Gherardo Bosio, con particolare riferimento alla scala dell'interno urbano. La strada, il mercato, la piazza, con la concretizzazione delle forme architettoniche costruite, costituiscono il palesarsi di volontà espressive di una cultura popolare in grado di dare un volto all’Albania tra le due guerre ed oltre. I diversi progetti sviluppati per le città, scendendo dal livello urbanistico al dettaglio di insieme urbano, ritrovano un comune denominatore tracciato da Bosio relativamente allo spazio pubblico; tale linea guida viene perseguita dai suoi molti collaboratori italiani venuti a formare l’ufficio di cui sopra. Sono città come Tirana, Valona, Elbassan, Coritza, Durazzo, Porto Edda che, sviluppando una pianificazione ordinata e complessiva, vengono investite dall'intervento italiano sostenuto dal Ministero degli Esteri attraverso l'Ufficio Centrale per l'Urbanistica. Per Bosio il tema dello spazio urbano, così come quello dello spazio privato aperto, rivela una prassi progettuale riscontrabile come determinante costante ed invariante, rintracciabile in una adesione al linguaggio architettonico italiano di derivazione classica espresso attraverso l’uso della proporzione, della misura, della concinnitas albertiana e della ricerca di una spazialità sempre componibile attraverso elementi gerarchicamente indipendenti. Il tema del linguaggio architettonico invece subisce il fascino di una adesione estetica mai frutto di suggestione superficiale, al contrario è determinata da echi ed immagini evocative espressione di nature interpretative di stampo analitico di quei segni propri del panorama urbano. Così per Bosio sono i progetti italiani, africani e di nuovo confermati nei progetti albanesi del periodo 1939-1943.File | Dimensione | Formato | |
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