Nel 1914-15 in Italia la massoneria era un’organizzazione potente, ramificata su tutto il territorio nazionale e ben presente nei gangli vitali dello Stato (il parlamento, la pubblica amministrazione, le forze armate). Il Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia contavano complessivamente 25.000 iscritti ripartiti in oltre 500 logge. La massoneria svolse un ruolo decisivo nella campagna per mobilitare l’opinione pubblica e le forze politiche a favore dell’intervento in guerra dell’Italia a fianco della Francia e dell’Inghilterra. Essa abbandonò la sua tradizionale vocazione cosmopolita e pacifista per approdare su posizioni nazionalistiche, che durante la guerra si consolidarono ulteriormente. Ciò non impedì che fin dal 1917 essa agisse insieme ad altre massonerie europee per sostenere il progetto di una Società delle Nazioni che avrebbe dovuto garantire un nuovo universalismo fondato sulla pacifica convivenza di nazioni libere e democratiche. L’articolo ricostruisce i passaggi più significativi dell’azione svolta dalla massoneria in questi anni, illustrandone i principi ispiratori, i linguaggi, le forme di comunicazione e di mobilitazione.

L’utopia universalista alla prova dei nazionalismi. La massoneria e la Grande Guerra / Conti, Fulvio. - STAMPA. - (2016), pp. 63-89.

L’utopia universalista alla prova dei nazionalismi. La massoneria e la Grande Guerra

CONTI, FULVIO
2016

Abstract

Nel 1914-15 in Italia la massoneria era un’organizzazione potente, ramificata su tutto il territorio nazionale e ben presente nei gangli vitali dello Stato (il parlamento, la pubblica amministrazione, le forze armate). Il Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia contavano complessivamente 25.000 iscritti ripartiti in oltre 500 logge. La massoneria svolse un ruolo decisivo nella campagna per mobilitare l’opinione pubblica e le forze politiche a favore dell’intervento in guerra dell’Italia a fianco della Francia e dell’Inghilterra. Essa abbandonò la sua tradizionale vocazione cosmopolita e pacifista per approdare su posizioni nazionalistiche, che durante la guerra si consolidarono ulteriormente. Ciò non impedì che fin dal 1917 essa agisse insieme ad altre massonerie europee per sostenere il progetto di una Società delle Nazioni che avrebbe dovuto garantire un nuovo universalismo fondato sulla pacifica convivenza di nazioni libere e democratiche. L’articolo ricostruisce i passaggi più significativi dell’azione svolta dalla massoneria in questi anni, illustrandone i principi ispiratori, i linguaggi, le forme di comunicazione e di mobilitazione.
2016
978-88-15-26768-9
La guerra come apocalisse. Interpretazioni, disvelamenti, paure
63
89
Conti, Fulvio
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