Negli anni Novanta del Quattrocento Giuliano e Antonio da Sangallo acquistano un lotto di terreno in borgo Pinti, una strada fiorentina interessata all'epoca da un rapido processo di urbanizzazione, e vi iniziano a costruire la loro casa. Il progetto prevede un innovativo impianto a H, con al centro un grande atrio a tutta altezza coperto da una volta a botte e collegato con una loggia rivolta verso il giardino. Il progetto, concepito contemporaneamente a quello della villa di Poggio a Caiano, ne riproduce in scala ridotta i caratteri essenziali, configurando un nuovo tipo di palazzo adatto alla situazione periurbana del luogo. Nella casa inoltre si sperimenta una nuova soluzione costruttiva per le volte, consistente nell'uso di un conglomerato di calce e inerti gettato su cassaforme sagomate, che producono la decorazione in rilievo degli intradossi. Il saggio ricostruisce per la prima volta vicende e assetto della casa, grazie a nuovi rinvenimenti documentari e all'analisi in situ delle strutture materiali quattrocentesche, inglobate nelle trasformazioni sei-settecentesche che hanno dato origine all'attuale palazzo Panciatichi-Ximenes. Incrociando le informazioni desunte dalle fonti con quelle ottenute da un'attenta autopsia della fabbrica, è stato infatti possibile formulare un'ipotesi sulla consistenza e disposizione degli ambienti originali della casa, ed è stata inoltre identificata la grande volta di getto ricordata da Giorgio Vasari, e creduta perduta. Il saggio getta così nuova luce sulla genesi del concetto architettonico alla base della villa di Poggio a Caiano, e contribuisce a precisare le strategie compositive usate da Giuliano e Antonio. Il volume è stato recensito da: Tommaso Mozzati, La mobilità di Giuliano, "Alias - Il Manifesto", 11 giugno 2017 Marco Vallora, La dinastia Sangallo tra crocefissi e architetture, "La Stampa - Tuttolibri", 17 giugno 2017 Luca Scarlini, Dal legno alla pietra, nel segno del rigore, "Corriere della Sera", 16 luglio 2017

La casa di Giuliano e Antonio da Sangallo in via di Pinti a Firenze / Belli, Gianluca. - STAMPA. - (2017), pp. 408-420.

La casa di Giuliano e Antonio da Sangallo in via di Pinti a Firenze

BELLI, GIANLUCA
2017

Abstract

Negli anni Novanta del Quattrocento Giuliano e Antonio da Sangallo acquistano un lotto di terreno in borgo Pinti, una strada fiorentina interessata all'epoca da un rapido processo di urbanizzazione, e vi iniziano a costruire la loro casa. Il progetto prevede un innovativo impianto a H, con al centro un grande atrio a tutta altezza coperto da una volta a botte e collegato con una loggia rivolta verso il giardino. Il progetto, concepito contemporaneamente a quello della villa di Poggio a Caiano, ne riproduce in scala ridotta i caratteri essenziali, configurando un nuovo tipo di palazzo adatto alla situazione periurbana del luogo. Nella casa inoltre si sperimenta una nuova soluzione costruttiva per le volte, consistente nell'uso di un conglomerato di calce e inerti gettato su cassaforme sagomate, che producono la decorazione in rilievo degli intradossi. Il saggio ricostruisce per la prima volta vicende e assetto della casa, grazie a nuovi rinvenimenti documentari e all'analisi in situ delle strutture materiali quattrocentesche, inglobate nelle trasformazioni sei-settecentesche che hanno dato origine all'attuale palazzo Panciatichi-Ximenes. Incrociando le informazioni desunte dalle fonti con quelle ottenute da un'attenta autopsia della fabbrica, è stato infatti possibile formulare un'ipotesi sulla consistenza e disposizione degli ambienti originali della casa, ed è stata inoltre identificata la grande volta di getto ricordata da Giorgio Vasari, e creduta perduta. Il saggio getta così nuova luce sulla genesi del concetto architettonico alla base della villa di Poggio a Caiano, e contribuisce a precisare le strategie compositive usate da Giuliano e Antonio. Il volume è stato recensito da: Tommaso Mozzati, La mobilità di Giuliano, "Alias - Il Manifesto", 11 giugno 2017 Marco Vallora, La dinastia Sangallo tra crocefissi e architetture, "La Stampa - Tuttolibri", 17 giugno 2017 Luca Scarlini, Dal legno alla pietra, nel segno del rigore, "Corriere della Sera", 16 luglio 2017
2017
9788899765200
Giuliano da Sangallo
408
420
Belli, Gianluca
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