L'Ultima Cena di Giorgio Vasari è stata pesantemente danneggiata dall'alluvione del fiume Arno del 1966, e da lungo tempo è stata considerata irrecuperabile. Il suo restauro è stato concluso nel 2016. I lavori di restauro di dieci anni dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private hanno permesso la sua ricollocazione nel Museo di Santa Croce. Il restauro e la musealizzazione hanno coinvolto nuovi studi (finora molto scarsi) e la creazione di un modello virtuale che rende il contesto in cui la pittura è stata originariamente collocata. Il dipinto di Vasari è stato commissionato per un luogo che è scomparso due secoli fa: una dettagliata ricerca d'archivio consente ora di ricostruire il complesso architettonico originale attraverso un modello 3D e, nel contesto di una feconda relazione, il modello digitale ha fornito nuove informazioni sul lavoro dell'arte stessa. La modellazione 3D e la ricerca d'archivio si fondono nella realizzazione di un video didattico, disponibile on-line, a creare un efficace mezzo di comunicazione e valorizzazione dell'opera di Vasari. The Ultima Cena by Giorgio Vasari was heavily damaged by the flood of the river Arno of 1966, and has been for a long time considered unrecoverable. Its restauration was conclud- ed in 2016. The ten-year restoration work by the Opificio delle Pietre Dure of Florence and the involvement of public and private institutions have allowed its relocation in the Muse- um of Santa Croce. The restoration and musealization have involved new studies (so far very scant) and the creation of a virtual model that render the context in which the paint- ing was originally displayed. Vasari’s painting was commissioned for a place that disap- peared two centuries ago: a detailed archival research allowes now to speculate about the original architectural complex through a 3D model and, in the context of a fruitful rela- tionship, the digital model provided new information on the work of art itself. The 3D modeling and the archival research merged into the making of an educational video, available on-line, a strong means of communication and valorization of Vasari’s master- piece.

Storia dell’arte e nuovi approcci alla musealizzazione dei dipinti: il recupero dell’Ultima cena di Giorgio Vasari e la narrazione multimediale (1966-2016) / Daniela, Smalzi, Ferretti, Emanuela. - STAMPA. - (2017), pp. 174-180.

Storia dell’arte e nuovi approcci alla musealizzazione dei dipinti: il recupero dell’Ultima cena di Giorgio Vasari e la narrazione multimediale (1966-2016)

SMALZI, DANIELA;FERRETTI, EMANUELA
2017

Abstract

L'Ultima Cena di Giorgio Vasari è stata pesantemente danneggiata dall'alluvione del fiume Arno del 1966, e da lungo tempo è stata considerata irrecuperabile. Il suo restauro è stato concluso nel 2016. I lavori di restauro di dieci anni dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private hanno permesso la sua ricollocazione nel Museo di Santa Croce. Il restauro e la musealizzazione hanno coinvolto nuovi studi (finora molto scarsi) e la creazione di un modello virtuale che rende il contesto in cui la pittura è stata originariamente collocata. Il dipinto di Vasari è stato commissionato per un luogo che è scomparso due secoli fa: una dettagliata ricerca d'archivio consente ora di ricostruire il complesso architettonico originale attraverso un modello 3D e, nel contesto di una feconda relazione, il modello digitale ha fornito nuove informazioni sul lavoro dell'arte stessa. La modellazione 3D e la ricerca d'archivio si fondono nella realizzazione di un video didattico, disponibile on-line, a creare un efficace mezzo di comunicazione e valorizzazione dell'opera di Vasari. The Ultima Cena by Giorgio Vasari was heavily damaged by the flood of the river Arno of 1966, and has been for a long time considered unrecoverable. Its restauration was conclud- ed in 2016. The ten-year restoration work by the Opificio delle Pietre Dure of Florence and the involvement of public and private institutions have allowed its relocation in the Muse- um of Santa Croce. The restoration and musealization have involved new studies (so far very scant) and the creation of a virtual model that render the context in which the paint- ing was originally displayed. Vasari’s painting was commissioned for a place that disap- peared two centuries ago: a detailed archival research allowes now to speculate about the original architectural complex through a 3D model and, in the context of a fruitful rela- tionship, the digital model provided new information on the work of art itself. The 3D modeling and the archival research merged into the making of an educational video, available on-line, a strong means of communication and valorization of Vasari’s master- piece.
2017
978-88-255-0630-3
Conoscere, conservare, valorizzare il patrimonio culturale religioso
174
180
Goal 4: Quality education
Daniela, Smalzi, Ferretti, Emanuela
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