Ri-avviare il cantiere interrotto della grande trasformazione

I segni fisici dell'azione trasformativa inconclusa che sono leggibili in Italia nei tanti e differenziati luoghi della contemporaneità compongono l'immagine di un Paese che in tanti suoi contesti (non solo meridionali) appare mal costruito, i cui diversi orizzonti progettuali posti alla base della sua “grande trasformazione” non sono stati appieno raggiunti. Come ipotizzare un'azione piena di retrofitting delle città e dei territori contemporanei, agendo coerentemente sulle singole componenti? Quale può essere la cifra interpretativa del ‘non finito’ territoriale sul quale si pretende di intervenire? Che peso e rilevanza dare agli ‘indizi’ colti nell'osservazione non sistematica, al sampling, con il quale molti di noi guardano al territorio? Quali sono le minime ‘prestazioni’ funzionali, sociali, economiche, paesaggistiche che occorre raggiungere in un quadro insediativo così definito, e come valutarle?