La valutazione della sicurezza strutturale richiede un’accurata conoscenza delle proprietà meccaniche dei materiali; anche per quanto riguarda le costruzioni in c.a., la caratterizzazione dei materiali richiede una preventiva indagine diagnostica. L’unico modo di condurre un’indagine affidabile è di eseguire prove diagnostiche distruttive e non. La letteratura scientifica, in questi anni, è in continua evoluzione. Se, infatti, le prove distruttive (carotaggi) risultano le più affidabili e consolidate per la caratterizzazione meccanica, un loro esteso impiego è oneroso sia a livello economico che operativo. Risulta quindi utile integrare le informazioni da esse fornite con prove diverse, di carattere non distruttivo e più “specialistiche”. L’adozione di tali indagini integrative quali la prova sclerometrica e della misurazione delle onde ultrasoniche, se abbinate a prove innovative quali la misura dell’energia di perforazione possono risultare di notevole rilevanza per individuare l’omogeneità del materiale all’interno della struttura. Nel presente lavoro si riportano i risultati di una campagna diagnostica condotta su una scuola media in c.a. in provincia di Lucca costruita negli anni ’70. La definizione delle proprietà meccaniche del calcestruzzo è stata ricavata attraverso prove distruttive (carotaggi) e non distruttive (metodo combinato SonReb). Ad integrazione delle prove non distruttive è stata eseguita un’ulteriore campagna d’indagine speditiva, basata sull’energia specifica di perforazione. Dalla correlazione tra prove distruttive e non ed energia di perforazione è stato possibile ottenere una conoscenza più estesa della distribuzione delle qualità meccaniche degli elementi strutturali principali.
Prove integrative per la conoscenza in situ di opere in c.a / Tanganelli, M.; Cristofaro, M.; Viti, S.. - CD-ROM. - (2017), pp. 1-9. (Intervento presentato al convegno 17a Conferenza Nazionale sulle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica tenutosi a Milano nel 25/27 ottobre 2017).
Prove integrative per la conoscenza in situ di opere in c.a.
Tanganelli M.;Cristofaro M.
;Viti, S.
2017
Abstract
La valutazione della sicurezza strutturale richiede un’accurata conoscenza delle proprietà meccaniche dei materiali; anche per quanto riguarda le costruzioni in c.a., la caratterizzazione dei materiali richiede una preventiva indagine diagnostica. L’unico modo di condurre un’indagine affidabile è di eseguire prove diagnostiche distruttive e non. La letteratura scientifica, in questi anni, è in continua evoluzione. Se, infatti, le prove distruttive (carotaggi) risultano le più affidabili e consolidate per la caratterizzazione meccanica, un loro esteso impiego è oneroso sia a livello economico che operativo. Risulta quindi utile integrare le informazioni da esse fornite con prove diverse, di carattere non distruttivo e più “specialistiche”. L’adozione di tali indagini integrative quali la prova sclerometrica e della misurazione delle onde ultrasoniche, se abbinate a prove innovative quali la misura dell’energia di perforazione possono risultare di notevole rilevanza per individuare l’omogeneità del materiale all’interno della struttura. Nel presente lavoro si riportano i risultati di una campagna diagnostica condotta su una scuola media in c.a. in provincia di Lucca costruita negli anni ’70. La definizione delle proprietà meccaniche del calcestruzzo è stata ricavata attraverso prove distruttive (carotaggi) e non distruttive (metodo combinato SonReb). Ad integrazione delle prove non distruttive è stata eseguita un’ulteriore campagna d’indagine speditiva, basata sull’energia specifica di perforazione. Dalla correlazione tra prove distruttive e non ed energia di perforazione è stato possibile ottenere una conoscenza più estesa della distribuzione delle qualità meccaniche degli elementi strutturali principali.File | Dimensione | Formato | |
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