Secondo numerose linee-guida internazionali, la psicoterapia cognitivo-comportamentale con la tecnica Esposizione con Prevenzione della Risposta (EPR) è l’intervento psicoterapeutico di prima scelta per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). Un setting di gruppo in un servizio psichiatrico ha il vantaggio di un miglior rapporto tra costi e benefici, oltre a favorire il confronto tra il paziente e altre persone che soffrono dello stesso disturbo, processo che può rompere il ciclo fatto di sentimenti di impotenza, stigmatizzazione e isolamento sociale tipici di chi soffre di DOC. Nel contesto internazionale, mancano contributi che indaghino la generalizzabilità dei risultati terapeutici della psicoterapia cognitivo-comportamentale per DOC anche in setting psichiatrici routinari e non solo in quelli universitari tipici dei trials, in cui i pazienti tendono a non presentare disturbi in comorbilità a causa dei criteri di inclusione scelti. In Italia la psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per DOC è un tema ancora trascurato. Da gennaio 2015 viene attivato presso un Centro di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria di Firenze un servizio ambulatoriale di psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per DOC. Il presente lavoro ha l’obiettivo di descrivere l’attivazione e i risultati preliminari del protocollo di psicoterapia. Sono stati valutati 31 pazienti, dei quali 16 sono stati esclusi in base ai criteri di inclusione, mentre sono stati inclusi 15 pazienti. In particolare, 10 pazienti non soddisfacevano i criteri diagnostici per il DOC, mentre 4 hanno rifiutato il percorso di psicoterapia, 2 hanno scelto psicoterapia cognitivo-comportamentale individuale. Dei pazienti inclusi, 5 lo hanno portato a termine, 3 hanno interrotto precocemente il percorso, 7 sono tuttora in psicoterapia e il termine del loro percorso è previsto entro 2 mesi. Dei 5 pazienti che hanno portato a termine il percorso, 3 hanno riportato un punteggio inferiore alla soglia clinica sui sintomi DOC alla valutazione post-trattamento. Dei due pazienti che hanno ottenuto un punteggio ancora superiore alla soglia clinica, alla valutazione baseline il primo presentava diagnosi di disturbo Dipendente di personalità e di Emetofobia in comorbilità, il secondo, invece, presentava un Disturbo Bipolare in comorbilità. Tre pazienti hanno riportato un punteggio inferiore alla soglia clinica sui sintomi depressivi. Dei due pazienti che hanno riportato punteggi superiori alla soglia clinica, alla valutazione baseline il primo presentava diagnosi di disturbo Dipendente di personalità e Emetofobia in comorbilità, il secondo presentava un disturbo Borderline di personalità in comorbilità. Per quanto riguarda i sintomi ansiosi, un paziente ha presentato un punteggio inferiore alla soglia clinica al BAI, due pazienti punteggi al limite della soglia clinica, mentre due pazienti hanno riportato punteggi superiori alla soglia clinica. Si discutono i punti di forza e le limitazioni dell'attivazione di un protocollo di psicoterapia di gruppo in un setting psichiatrico pubblico. Si suggerisce un ampliamento della numerosità campionaria dello studio in studi futuri e un confronto tra la terapia di gruppo e la terapia individuale sugli indici di esito.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per Disturbo Ossessivo-Compulsivo presso un Centro di Salute Mentale: descrizione del protocollo e risultati preliminari / Andrea Pozza; Sandro Domenichetti. - In: NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI. - ELETTRONICO. - 13:(2015), pp. 1-6.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per Disturbo Ossessivo-Compulsivo presso un Centro di Salute Mentale: descrizione del protocollo e risultati preliminari

Andrea Pozza
;
Sandro Domenichetti
2015

Abstract

Secondo numerose linee-guida internazionali, la psicoterapia cognitivo-comportamentale con la tecnica Esposizione con Prevenzione della Risposta (EPR) è l’intervento psicoterapeutico di prima scelta per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). Un setting di gruppo in un servizio psichiatrico ha il vantaggio di un miglior rapporto tra costi e benefici, oltre a favorire il confronto tra il paziente e altre persone che soffrono dello stesso disturbo, processo che può rompere il ciclo fatto di sentimenti di impotenza, stigmatizzazione e isolamento sociale tipici di chi soffre di DOC. Nel contesto internazionale, mancano contributi che indaghino la generalizzabilità dei risultati terapeutici della psicoterapia cognitivo-comportamentale per DOC anche in setting psichiatrici routinari e non solo in quelli universitari tipici dei trials, in cui i pazienti tendono a non presentare disturbi in comorbilità a causa dei criteri di inclusione scelti. In Italia la psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per DOC è un tema ancora trascurato. Da gennaio 2015 viene attivato presso un Centro di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria di Firenze un servizio ambulatoriale di psicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo per DOC. Il presente lavoro ha l’obiettivo di descrivere l’attivazione e i risultati preliminari del protocollo di psicoterapia. Sono stati valutati 31 pazienti, dei quali 16 sono stati esclusi in base ai criteri di inclusione, mentre sono stati inclusi 15 pazienti. In particolare, 10 pazienti non soddisfacevano i criteri diagnostici per il DOC, mentre 4 hanno rifiutato il percorso di psicoterapia, 2 hanno scelto psicoterapia cognitivo-comportamentale individuale. Dei pazienti inclusi, 5 lo hanno portato a termine, 3 hanno interrotto precocemente il percorso, 7 sono tuttora in psicoterapia e il termine del loro percorso è previsto entro 2 mesi. Dei 5 pazienti che hanno portato a termine il percorso, 3 hanno riportato un punteggio inferiore alla soglia clinica sui sintomi DOC alla valutazione post-trattamento. Dei due pazienti che hanno ottenuto un punteggio ancora superiore alla soglia clinica, alla valutazione baseline il primo presentava diagnosi di disturbo Dipendente di personalità e di Emetofobia in comorbilità, il secondo, invece, presentava un Disturbo Bipolare in comorbilità. Tre pazienti hanno riportato un punteggio inferiore alla soglia clinica sui sintomi depressivi. Dei due pazienti che hanno riportato punteggi superiori alla soglia clinica, alla valutazione baseline il primo presentava diagnosi di disturbo Dipendente di personalità e Emetofobia in comorbilità, il secondo presentava un disturbo Borderline di personalità in comorbilità. Per quanto riguarda i sintomi ansiosi, un paziente ha presentato un punteggio inferiore alla soglia clinica al BAI, due pazienti punteggi al limite della soglia clinica, mentre due pazienti hanno riportato punteggi superiori alla soglia clinica. Si discutono i punti di forza e le limitazioni dell'attivazione di un protocollo di psicoterapia di gruppo in un setting psichiatrico pubblico. Si suggerisce un ampliamento della numerosità campionaria dello studio in studi futuri e un confronto tra la terapia di gruppo e la terapia individuale sugli indici di esito.
2015
13
1
6
Andrea Pozza; Sandro Domenichetti
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