Con questa commedia Goldoni offre una versione della tradizionale carriera della serva padrona spostando l'azione in una villa sulla Brenta e trasformando Corallina in “castalda” di Pantalone. Ma le castalde in effetti sono due, a causa di vicissitudini redazionali quanto mai incisive. Il primitivo testo allestito per la scena (“La gastalda”, 1751) venne pubblicato contro la volontà di Goldoni all'interno dell'edizione Bettinelli (1753), dopo che il commediografo aveva abbandonato questa impresa da lui stesso inaugurata per allestire la nuova edizione Paperini. Al testo spurio, giudicato di per sé indegno del “torchio”, Goldoni volle pertanto opporre, all'interno della Paperini, una diversa redazione d'autore, destinata programmaticamente alla lettura, e non allo spettacolo (“La castalda”, 1755), dando vita così ad un vero e proprio rifacimento. “La gastalda” era stata la prima commedia calibrata sulla personalità di Maddalena Raffi Marliani, la celebre servetta della compagnia Medebach al Sant'Angelo per la quale Goldoni compose in seguito anche “La serva amorosa” e “La locandiera”, “La castalda” nasce mentre il commediografo lavora al teatro San Luca e ha già impresso alla riforma una svolta profonda rispetto alla prima fase della sua carriera. “La gastalda” e “La castalda” si fronteggiano così in una gara a distanza fra drammaturgia sull'attrice e per l'attrice e drammaturgia ormai senza più attrice, fra testo scenico, cioè, e testo letterario.

C. Goldoni, La castalda - La gastalda, edizione critica con introduzione e commento / L. Ricco'; a cura di. - STAMPA. - (1994), pp. 1-346.

C. Goldoni, La castalda - La gastalda, edizione critica con introduzione e commento

RICCO', LAURA;
1994

Abstract

Con questa commedia Goldoni offre una versione della tradizionale carriera della serva padrona spostando l'azione in una villa sulla Brenta e trasformando Corallina in “castalda” di Pantalone. Ma le castalde in effetti sono due, a causa di vicissitudini redazionali quanto mai incisive. Il primitivo testo allestito per la scena (“La gastalda”, 1751) venne pubblicato contro la volontà di Goldoni all'interno dell'edizione Bettinelli (1753), dopo che il commediografo aveva abbandonato questa impresa da lui stesso inaugurata per allestire la nuova edizione Paperini. Al testo spurio, giudicato di per sé indegno del “torchio”, Goldoni volle pertanto opporre, all'interno della Paperini, una diversa redazione d'autore, destinata programmaticamente alla lettura, e non allo spettacolo (“La castalda”, 1755), dando vita così ad un vero e proprio rifacimento. “La gastalda” era stata la prima commedia calibrata sulla personalità di Maddalena Raffi Marliani, la celebre servetta della compagnia Medebach al Sant'Angelo per la quale Goldoni compose in seguito anche “La serva amorosa” e “La locandiera”, “La castalda” nasce mentre il commediografo lavora al teatro San Luca e ha già impresso alla riforma una svolta profonda rispetto alla prima fase della sua carriera. “La gastalda” e “La castalda” si fronteggiano così in una gara a distanza fra drammaturgia sull'attrice e per l'attrice e drammaturgia ormai senza più attrice, fra testo scenico, cioè, e testo letterario.
1994
MARSILIO
VENEZIA
L. Ricco'; a cura di
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