1) ABSTRACT Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare, con un'ottica interdisciplinare di law and finance, la struttura e l'organizzazione dell'intero processo di investimento gestito dai private equity investors, con particolare riferimento alla struttura contrattuale caratterizzante i rapporti fra venture capitalist e imprese finanziate. A tal fine, si sono analizzate nel dettaglio la struttura finanziaria e le clausole contrattuali di 162 transazioni di private equity realizzate in Italia tra il 1999-2006, costruendo un nuovo dataset contenente informazioni inedite, raccolte attraverso un'indagine campionaria realizzata dall'autrice con una metodologia innovativa, nota come "Sequential Mixed Mode Approach". Tale metodologia ha permesso di raggiungere un tasso di risposta molto elevato, ricoprendo l’84% dei fondi specializzati in operazioni di buyout e il 47% degli investitori operanti nel settore del private equity italiano. Al momento, in letteratura non esistono altri studi al riguardo. Si allega la presentazione dell'opera da parte del prof. Douglas Cumming, York University, Canada (considerato tra i maggiori esperti di private equity a livello internazionale). 2) DESCRIZIONE e STRUTTURA DELL'OPERA- La presente monografia (di cui si allega la presentazione da parte del prof. Douglas Cumming, York University, Toronto, Canada) risulta motivata da recenti indagini empiriche (sponsorizzate da Credif 2006 , Capitalia 2005, Aifi 2004, KPMG, Capitalia 2003, Poutziouris 2001) dalle quali pare emergere un atteggiamento diffidente da parte delle imprese italiane (soprattutto di piccole-medie dimensioni –PMI-) verso la possibilità di aprire il proprio capitale di rischio a partner finanziari esterni. Questo atteggiamento potrebbe essere spiegato da una cultura imprenditoriale basata su schemi di proprietà chiusa, nonché da una non piena conoscenza da parte delle imprese delle peculiarità e delle potenzialità collegate al private equity financing. Lo scopo del presente lavoro è pertanto quello di analizzare le caratteristiche distintive e le modalità di realizzazione del finanziamento attraverso private equity, nella convinzione che se lo conosci non lo eviti. Il presente lavoro risulta articolato in due parti principali: 1) analisi teorica (di carattere economico, finanziario e giuridico); 2) analisi empirica. Tale analisi empirica rappresenta il contributo più innovativo del presente lavoro, che sintetizza le caratteristiche peculiari del Private Equity Investment Cycle, con particulare riferimento alle modalità di finanziamento, monitoring e governance effettivamente adottate dagli investitori istituzionali per gestire il rischio associato ai propri investimenti. La suddetta analisi empirica si basa su un nuovo dataset ottenuto da un'indagine campionaria implementata dall'autrice con riferimento al mercato italiano. Attraverso una puntuale analisi delle peculiarità finanziarie e contrattuali di 162 transazioni di private equity realizzate tra il 1999 e il 2006, il presente lavoro contribuisce ad ampliare la conoscenza sulle modalità operative degli investitori istituzionali, con particolare riferimento ad una serie di aspetti fondamentali: criteri di selezione delle imprese; modalità di due diligence e valutazione delle stesse; strumenti finanziari adottati; diritti di controllo richiesti dagli investitori; percentuale di compartecipazione al capitale delle imprese finanziate; board representation; modalità di disinvestimento e relativi rendimenti associati. Tale indagine è particolarmente interessante anche perché ricopre l’84% dei fondi specializzati in operazioni di buyout e il 47% degli investitori operanti nel settore del private equity italiano.

Private Equity: teoria ed evidenza in Italia / Simona Zambelli. - STAMPA. - (2008), pp. 1-330.

Private Equity: teoria ed evidenza in Italia

Simona Zambelli
2008

Abstract

1) ABSTRACT Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare, con un'ottica interdisciplinare di law and finance, la struttura e l'organizzazione dell'intero processo di investimento gestito dai private equity investors, con particolare riferimento alla struttura contrattuale caratterizzante i rapporti fra venture capitalist e imprese finanziate. A tal fine, si sono analizzate nel dettaglio la struttura finanziaria e le clausole contrattuali di 162 transazioni di private equity realizzate in Italia tra il 1999-2006, costruendo un nuovo dataset contenente informazioni inedite, raccolte attraverso un'indagine campionaria realizzata dall'autrice con una metodologia innovativa, nota come "Sequential Mixed Mode Approach". Tale metodologia ha permesso di raggiungere un tasso di risposta molto elevato, ricoprendo l’84% dei fondi specializzati in operazioni di buyout e il 47% degli investitori operanti nel settore del private equity italiano. Al momento, in letteratura non esistono altri studi al riguardo. Si allega la presentazione dell'opera da parte del prof. Douglas Cumming, York University, Canada (considerato tra i maggiori esperti di private equity a livello internazionale). 2) DESCRIZIONE e STRUTTURA DELL'OPERA- La presente monografia (di cui si allega la presentazione da parte del prof. Douglas Cumming, York University, Toronto, Canada) risulta motivata da recenti indagini empiriche (sponsorizzate da Credif 2006 , Capitalia 2005, Aifi 2004, KPMG, Capitalia 2003, Poutziouris 2001) dalle quali pare emergere un atteggiamento diffidente da parte delle imprese italiane (soprattutto di piccole-medie dimensioni –PMI-) verso la possibilità di aprire il proprio capitale di rischio a partner finanziari esterni. Questo atteggiamento potrebbe essere spiegato da una cultura imprenditoriale basata su schemi di proprietà chiusa, nonché da una non piena conoscenza da parte delle imprese delle peculiarità e delle potenzialità collegate al private equity financing. Lo scopo del presente lavoro è pertanto quello di analizzare le caratteristiche distintive e le modalità di realizzazione del finanziamento attraverso private equity, nella convinzione che se lo conosci non lo eviti. Il presente lavoro risulta articolato in due parti principali: 1) analisi teorica (di carattere economico, finanziario e giuridico); 2) analisi empirica. Tale analisi empirica rappresenta il contributo più innovativo del presente lavoro, che sintetizza le caratteristiche peculiari del Private Equity Investment Cycle, con particulare riferimento alle modalità di finanziamento, monitoring e governance effettivamente adottate dagli investitori istituzionali per gestire il rischio associato ai propri investimenti. La suddetta analisi empirica si basa su un nuovo dataset ottenuto da un'indagine campionaria implementata dall'autrice con riferimento al mercato italiano. Attraverso una puntuale analisi delle peculiarità finanziarie e contrattuali di 162 transazioni di private equity realizzate tra il 1999 e il 2006, il presente lavoro contribuisce ad ampliare la conoscenza sulle modalità operative degli investitori istituzionali, con particolare riferimento ad una serie di aspetti fondamentali: criteri di selezione delle imprese; modalità di due diligence e valutazione delle stesse; strumenti finanziari adottati; diritti di controllo richiesti dagli investitori; percentuale di compartecipazione al capitale delle imprese finanziate; board representation; modalità di disinvestimento e relativi rendimenti associati. Tale indagine è particolarmente interessante anche perché ricopre l’84% dei fondi specializzati in operazioni di buyout e il 47% degli investitori operanti nel settore del private equity italiano.
2008
A13
9788854822306
1
330
Simona Zambelli
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