La costituzione delle Città Metropolitane – in sostituzione dei precedenti enti provinciali con la legge del 56/2014 – ha (e sta) alimentato una rinnovata fase di sviluppo territoriale incentrata sulla pianificazione d’area vasta. Le Città Metropolitana sono, però, costrette ad affrontare nelle pratiche amministrative nodi istituzionali irrisolti derivati dalla mancata riforma costituzionale (referendum dicembre 2016) che avrebbe sancito un concreto riodono degli enti amministrativi. La Città Metropolitana di Firenze si è già dotata nel 2017 del PSM che ha anche aggiornato nel 2018. Ora sta lavorando al secondo strumento, quello territoriale, contestando l’approccio normativo regionale relativo al PTCM, sperimentando una diversa strada, non più legata alla rigida pianificazione di sistema, quanto a quello del soft power attraverso l’elaborazione di un PTM “tattico”, che serva come griglia per individuare, prima e definire poi, alcune soluzioni progettuali di “questioni” metropolitane di area vasta, lasciando, da una parte, all’autodeterminazione della pianificazione intercomunale e locale la definizione degli assetti spaziali, e, dall’altra, alla Regione Toscana le questioni dei beni culturali e delle tematiche paesaggistiche. Il contributo racconta questa nuova prospettiva di governance interistituzionale, che è in avanzato stadio di sperimentazione nella Città Metropolitana di Firenze.

Pratiche di sperimentalismo attivo: verso la costruzione del Piano Territoriale Metropolitano di Firenze / Giuseppe De Luca, Carlo Pisano, Luca Di Figlia, Valeria Lingua. - STAMPA. - (2021), pp. 33-45. [10.53143/PLM.C.221]

Pratiche di sperimentalismo attivo: verso la costruzione del Piano Territoriale Metropolitano di Firenze

Giuseppe De Luca
Methodology
;
Carlo Pisano
Writing – Original Draft Preparation
;
Luca Di Figlia
Writing – Original Draft Preparation
;
Valeria Lingua
Writing – Review & Editing
2021

Abstract

La costituzione delle Città Metropolitane – in sostituzione dei precedenti enti provinciali con la legge del 56/2014 – ha (e sta) alimentato una rinnovata fase di sviluppo territoriale incentrata sulla pianificazione d’area vasta. Le Città Metropolitana sono, però, costrette ad affrontare nelle pratiche amministrative nodi istituzionali irrisolti derivati dalla mancata riforma costituzionale (referendum dicembre 2016) che avrebbe sancito un concreto riodono degli enti amministrativi. La Città Metropolitana di Firenze si è già dotata nel 2017 del PSM che ha anche aggiornato nel 2018. Ora sta lavorando al secondo strumento, quello territoriale, contestando l’approccio normativo regionale relativo al PTCM, sperimentando una diversa strada, non più legata alla rigida pianificazione di sistema, quanto a quello del soft power attraverso l’elaborazione di un PTM “tattico”, che serva come griglia per individuare, prima e definire poi, alcune soluzioni progettuali di “questioni” metropolitane di area vasta, lasciando, da una parte, all’autodeterminazione della pianificazione intercomunale e locale la definizione degli assetti spaziali, e, dall’altra, alla Regione Toscana le questioni dei beni culturali e delle tematiche paesaggistiche. Il contributo racconta questa nuova prospettiva di governance interistituzionale, che è in avanzato stadio di sperimentazione nella Città Metropolitana di Firenze.
2021
9788899237295
Evoluzione istituzionale, nuovi strumenti e modelli di governance territoriale
33
45
Goal 11: Sustainable cities and communities
Giuseppe De Luca, Carlo Pisano, Luca Di Figlia, Valeria Lingua
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