1. Premesse del ragionamento. La sanzione risarcitoria presuppone il dolo o la colpa del contraffattore. L’assegnazione in proprietà e l’aggiudicazione dei prodotti contraffatti nel sistema delle sanzioni che prescindono dal dolo e dalla colpa. – 2. La funzione del rimedio dell’assegnazione in proprietà e dell’aggiudicazione. A) Non riconducibilità alle sanzioni a carattere risarcitorio. B) Non riconducibilità ai rimedi di carattere risarcitorio della misura dell’aggiudicazione “in conto del risarcimento del danno”. C) Non riconducibilità alla categoria dei punitive damages. D) Non riconducibilità dei rimedi alla categoria della restituzione degli arricchimenti ottenuti mediante fatto ingiusto. E) Non riconducibilità agli strumenti inibitori. F) Non riconducibilità alla categoria dell’esecuzione in forma specifica degli obblighi di non fare. G) Riconducibilità dei rimedi alla categoria della restitutio in integrum del diritto di determinare la quantità di beni protetti in circolazione. – 3. Conseguenze dell’esercizio dell’azione di assegnazione ed aggiudicazione sui contratti di vendita dei prodotti contraffatti. Inapplicabilità die princìpi della garanzia per evizione. Presupposti e limiti di responsabilità del venditore dei prodotti con-traffatti nei confronti dell’acquirente nelle ipotesi: A) di consapevolezza di en-trambe le parti del carattere contraffatto del prodotto con garanzia di libera disponibilità della res; B) di consapevolezza di entrambe le parti del carattere contraffatto del prodotto ma senza garanzia di libera disponibilità della res; C) di inconsapevolezza dell’acquirente del carattere contraffatto del prodotto; D) di inconsapevolezza di entrambe le parti in ordine al carattere contraffatto del prodotto. – 4. Assegnazione, aggiudicazione e problema dell’arricchimento del titolare della privativa. – 5. Inesistenza di un interesse dell’ordinamento ad impedire arricchimenti del titolare della privativa. – 6. Le precedenti conclusioni non sono smentite, ma anzi confermate, dai princìpi generali dell’arricchimento senza causa. – 7. La disciplina dell’assegnazione e aggiudicazione come tecnica per minimizzare i costi della reintegra dell’esclusiva violata. Carattere eccezionale della previsione di una aggiudi-cazione in conto del risarcimento del danno. – 8. Soluzione di alcuni problemi interpretativi. A) I criteri di scelta delle possibili sanzioni alternativamente applicabili. B) L’applicabilità del rimedio a prodotti contenenti solo alcuni componenti in contraffazione. C) Inapplicabilità dei rimedi nel periodo successivo alla scadenza della privativa. D) Il “prezzo” dell’aggiudicazione. E) Assegnazione ed aggiudicazione degli strumenti utilizzati per la produzione in contraffazione. - 9. Spunti di riflessione sistematica alla luce delle precedenti conclusioni. Il sistema sanzionatorio dei diritti esclusivi non può essere ricostruito alla luce della sola finalità di reintegrare il patrimonio del titolare nella situazione ipotizzabile in assenza di contraffazione. Rapporti con la problematica della restituzione dell’arricchimento del contraffattore.

L'assegnazione in proprietà / D. SARTI. - In: AIDA. ANNALI ITALIANI DEL DIRITTO D'AUTORE, DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO. - ISSN 1720-4259. - STAMPA. - 2000:(2000), pp. 226-255.

L'assegnazione in proprietà

SARTI, DAVIDE
2000

Abstract

1. Premesse del ragionamento. La sanzione risarcitoria presuppone il dolo o la colpa del contraffattore. L’assegnazione in proprietà e l’aggiudicazione dei prodotti contraffatti nel sistema delle sanzioni che prescindono dal dolo e dalla colpa. – 2. La funzione del rimedio dell’assegnazione in proprietà e dell’aggiudicazione. A) Non riconducibilità alle sanzioni a carattere risarcitorio. B) Non riconducibilità ai rimedi di carattere risarcitorio della misura dell’aggiudicazione “in conto del risarcimento del danno”. C) Non riconducibilità alla categoria dei punitive damages. D) Non riconducibilità dei rimedi alla categoria della restituzione degli arricchimenti ottenuti mediante fatto ingiusto. E) Non riconducibilità agli strumenti inibitori. F) Non riconducibilità alla categoria dell’esecuzione in forma specifica degli obblighi di non fare. G) Riconducibilità dei rimedi alla categoria della restitutio in integrum del diritto di determinare la quantità di beni protetti in circolazione. – 3. Conseguenze dell’esercizio dell’azione di assegnazione ed aggiudicazione sui contratti di vendita dei prodotti contraffatti. Inapplicabilità die princìpi della garanzia per evizione. Presupposti e limiti di responsabilità del venditore dei prodotti con-traffatti nei confronti dell’acquirente nelle ipotesi: A) di consapevolezza di en-trambe le parti del carattere contraffatto del prodotto con garanzia di libera disponibilità della res; B) di consapevolezza di entrambe le parti del carattere contraffatto del prodotto ma senza garanzia di libera disponibilità della res; C) di inconsapevolezza dell’acquirente del carattere contraffatto del prodotto; D) di inconsapevolezza di entrambe le parti in ordine al carattere contraffatto del prodotto. – 4. Assegnazione, aggiudicazione e problema dell’arricchimento del titolare della privativa. – 5. Inesistenza di un interesse dell’ordinamento ad impedire arricchimenti del titolare della privativa. – 6. Le precedenti conclusioni non sono smentite, ma anzi confermate, dai princìpi generali dell’arricchimento senza causa. – 7. La disciplina dell’assegnazione e aggiudicazione come tecnica per minimizzare i costi della reintegra dell’esclusiva violata. Carattere eccezionale della previsione di una aggiudi-cazione in conto del risarcimento del danno. – 8. Soluzione di alcuni problemi interpretativi. A) I criteri di scelta delle possibili sanzioni alternativamente applicabili. B) L’applicabilità del rimedio a prodotti contenenti solo alcuni componenti in contraffazione. C) Inapplicabilità dei rimedi nel periodo successivo alla scadenza della privativa. D) Il “prezzo” dell’aggiudicazione. E) Assegnazione ed aggiudicazione degli strumenti utilizzati per la produzione in contraffazione. - 9. Spunti di riflessione sistematica alla luce delle precedenti conclusioni. Il sistema sanzionatorio dei diritti esclusivi non può essere ricostruito alla luce della sola finalità di reintegrare il patrimonio del titolare nella situazione ipotizzabile in assenza di contraffazione. Rapporti con la problematica della restituzione dell’arricchimento del contraffattore.
2000
2000
226
255
D. SARTI
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