A dieci anni di distanza dal primo, “organico”, tentativo di legge urbanistica (1), la Giunta regionale Toscana, il 3 maggio scorso, ha approvato la proposta di legge n. 452 (integralmente pubblicata sul numero 136 di «Urbanistica Informazioni»), predisposta dell’assessorato all’urbanistica, ma interamente scaturita da un dialogo tra le istituzioni, contenente norme per il governo del territorio. Il contributo discute la bozza del progetto di legge. Il nucleo della proposta è centrata sulla autoapprovazione degli strumenti urbanistici da parte degli enti locali, che ribalta il rapporto tra gli enti, passando da uno gerarchico ad uno di cooperazione; sulla considerazione che la formazione degli atti di pianificazione hanno le stesse caratteristiche di un procedimento di programmazione, attraverso il quale viene considerato lo stato delle risorse disponibili, la loro valutazione e vulnerabilità alla trasformazione, riunificando, così, gli aspetti ambientali ed economici in un unico alveo di piano; sul coordinamento delle istanze istituzionali nella fase iniziale del procedimento di piano, attivando strumenti quali le conferenze di servizi e di programmazione, giungendo fino alla predisposizione di appositi accordi di pianificazione; ed infine sul coordinamento delle azioni dei diversi settori, compreso quello dell’urbanistica. Ecco perché nel titolo si parla di «governo del territorio».

Urbanistica Toscana, la regione rivede la sua legge / G. DE LUCA. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - STAMPA. - 137:(1994), pp. 48-54.

Urbanistica Toscana, la regione rivede la sua legge

DE LUCA, GIUSEPPE
1994

Abstract

A dieci anni di distanza dal primo, “organico”, tentativo di legge urbanistica (1), la Giunta regionale Toscana, il 3 maggio scorso, ha approvato la proposta di legge n. 452 (integralmente pubblicata sul numero 136 di «Urbanistica Informazioni»), predisposta dell’assessorato all’urbanistica, ma interamente scaturita da un dialogo tra le istituzioni, contenente norme per il governo del territorio. Il contributo discute la bozza del progetto di legge. Il nucleo della proposta è centrata sulla autoapprovazione degli strumenti urbanistici da parte degli enti locali, che ribalta il rapporto tra gli enti, passando da uno gerarchico ad uno di cooperazione; sulla considerazione che la formazione degli atti di pianificazione hanno le stesse caratteristiche di un procedimento di programmazione, attraverso il quale viene considerato lo stato delle risorse disponibili, la loro valutazione e vulnerabilità alla trasformazione, riunificando, così, gli aspetti ambientali ed economici in un unico alveo di piano; sul coordinamento delle istanze istituzionali nella fase iniziale del procedimento di piano, attivando strumenti quali le conferenze di servizi e di programmazione, giungendo fino alla predisposizione di appositi accordi di pianificazione; ed infine sul coordinamento delle azioni dei diversi settori, compreso quello dell’urbanistica. Ecco perché nel titolo si parla di «governo del territorio».
1994
137
48
54
G. DE LUCA
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