La Direttiva europea 2002/91/CE del 16 Dicembre 2003 tra gli strumenti utili al fine di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico prevede la certificazione energetica degli stessi. Dall’esame delle problematiche che nascono dall’applicazione di tale strumento agli edifici esistenti si evidenziano, in particolare, le necessità sia di definire il comportamento energetico del patrimonio edilizio esistente al fine della classificazione energetica, sia di contenere i costi dell’attestato e conseguentemente introdurre metodi di certificazioni semplificati. Tali esigenze sono particolarmente avvertite per gli edifici dei centri storici dove, a causa della carenza di dati, si imporrebbe una analisi ancor più approfondite rispetto agli edifici di più recente edificazione. Ciò premesso, partendo dall’analisi dell’evoluzione tipologica, si presentano i primi risultati di una metodologia avente l’obiettivo di consentire una stima di massima, sufficientemente attendibile per gli scopi in esame, dei consumi energetici per riscaldamento di edifici posti nei centri storici e destinati a residenza, mediante l’individuazione dei tipi edilizi di riferimento per poter studiare le correlazioni esistenti tra questi ed i parametri energetici più significativi (trasmittanza delle pareti, superfici delle finestre, fattore di forma, ecc.).

METODOLOGIA PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA SEMPLIFICATA DI EDIFICI RESIDENZIALI NEI CENTRI STORICI / G. CELLAI; D. MORELLI. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 745-764. (Intervento presentato al convegno 45° CONVEGNO INTERNAZIONALE AICARR tenutosi a MILANO nel 1-2 Marzo 2006).

METODOLOGIA PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA SEMPLIFICATA DI EDIFICI RESIDENZIALI NEI CENTRI STORICI

CELLAI, GIANFRANCO;
2006

Abstract

La Direttiva europea 2002/91/CE del 16 Dicembre 2003 tra gli strumenti utili al fine di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico prevede la certificazione energetica degli stessi. Dall’esame delle problematiche che nascono dall’applicazione di tale strumento agli edifici esistenti si evidenziano, in particolare, le necessità sia di definire il comportamento energetico del patrimonio edilizio esistente al fine della classificazione energetica, sia di contenere i costi dell’attestato e conseguentemente introdurre metodi di certificazioni semplificati. Tali esigenze sono particolarmente avvertite per gli edifici dei centri storici dove, a causa della carenza di dati, si imporrebbe una analisi ancor più approfondite rispetto agli edifici di più recente edificazione. Ciò premesso, partendo dall’analisi dell’evoluzione tipologica, si presentano i primi risultati di una metodologia avente l’obiettivo di consentire una stima di massima, sufficientemente attendibile per gli scopi in esame, dei consumi energetici per riscaldamento di edifici posti nei centri storici e destinati a residenza, mediante l’individuazione dei tipi edilizi di riferimento per poter studiare le correlazioni esistenti tra questi ed i parametri energetici più significativi (trasmittanza delle pareti, superfici delle finestre, fattore di forma, ecc.).
2006
Convegno Nazionale AICARR 2006
45° CONVEGNO INTERNAZIONALE AICARR
MILANO
1-2 Marzo 2006
G. CELLAI; D. MORELLI
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