Il testo è un contributo di ricerca che parte dall’analisi dei processi di cambiamento climatico che impone di attivare azioni efficaci che permettano di rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dal Protocollo di Kyoto e andare oltre. Lo stesso mondo industriale, per lo meno nei suoi settori più avanzati, riconosce i benefici dell'avviarsi per tempo verso un'economia che consumi meno energia e che utilizzi sempre meno combustibili che inquinano e alterano il clima. La ricerca ritiene dunque necessario che si promuovano da subito politiche innovative e sostegno finanziario all'efficienza energetica e al ricorso alle energie rinnovabili. Si analizzano le buone performance dei paese europei più attivi in tal senso ed anche i ritardi strutturali dell’Italia. Le politiche adottate dal resto dell’Europa fanno risparmiare energia, rendono maggiormente autonomi dal petrolio ed evitano il problema di localizzare centrali termoelettriche nuove. Allora si devono introdurre nel nostro paese politiche serie e precisi atti di governo per ridurre i consumi energetici e per l’utilizzo di energie alternative da fonti rinnovabili. Le fonti rinnovabili sono ecocompatibili, di lunga durata e rappresentano una via per assicurare energia in quantità a tutta la popolazione, seguendo le indicazioni dello sviluppo sostenibile. Le fonti energetiche rinnovabili sono, al contrario di quelle fossili o nucleari prive di emissioni dannose all’ambiente e sono rinnovate in maniera naturale dal Sole e dalla Terra. La prima rinnovabile é rappresentata dall'efficienza energetica: e' il risparmio energetico il fattore determinante che può trasformare in circolo virtuoso quello che ora è un circolo vizioso. L’edilizia tradizionale produce un forte consumo di energia. Diventa quindi strategico un impegno straordinario e di sistema che sappia intervenire in modo radicale su questo fenomeno. Contenere l’uso di materiali da costruzione inquinanti è importante sia per migliorare la qualità della vita nelle nostre case, scuole, fabbriche e uffici, sia per non lasciare alle future generazioni delle città realizzate con rifiuti speciali. Per edilizia sostenibile si intende un nuovo modo di realizzare case, attraverso il risparmio dell'energia e dell’acqua, l'uso di materiali non tossici ed un armonico inserimento degli edifici nell'ambiente. Promuovere l’edilizia sostenibile vuol dire quindi non solo fare una scelta giusta, ma anche una iniziativa apprezzata dalla gente e dalle imprese, soprattutto quelle orientate all’innovazione ed alla ricerca, che vanno incoraggiate anche per aumentare la competitività. In sostanza, l’edilizia sostenibile fa vivere meglio e fa risparmiare sia i singoli che la collettività, oltre a favorire l’innovazione nelle imprese.

Il risparmio energetico / A. Di Cintio. - In: VERDE AMBIENTE. - ISSN 1122-6102. - STAMPA. - anno XXII, numero 1:(2006), pp. 10-13.

Il risparmio energetico

DI CINTIO, ALBERTO
2006

Abstract

Il testo è un contributo di ricerca che parte dall’analisi dei processi di cambiamento climatico che impone di attivare azioni efficaci che permettano di rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dal Protocollo di Kyoto e andare oltre. Lo stesso mondo industriale, per lo meno nei suoi settori più avanzati, riconosce i benefici dell'avviarsi per tempo verso un'economia che consumi meno energia e che utilizzi sempre meno combustibili che inquinano e alterano il clima. La ricerca ritiene dunque necessario che si promuovano da subito politiche innovative e sostegno finanziario all'efficienza energetica e al ricorso alle energie rinnovabili. Si analizzano le buone performance dei paese europei più attivi in tal senso ed anche i ritardi strutturali dell’Italia. Le politiche adottate dal resto dell’Europa fanno risparmiare energia, rendono maggiormente autonomi dal petrolio ed evitano il problema di localizzare centrali termoelettriche nuove. Allora si devono introdurre nel nostro paese politiche serie e precisi atti di governo per ridurre i consumi energetici e per l’utilizzo di energie alternative da fonti rinnovabili. Le fonti rinnovabili sono ecocompatibili, di lunga durata e rappresentano una via per assicurare energia in quantità a tutta la popolazione, seguendo le indicazioni dello sviluppo sostenibile. Le fonti energetiche rinnovabili sono, al contrario di quelle fossili o nucleari prive di emissioni dannose all’ambiente e sono rinnovate in maniera naturale dal Sole e dalla Terra. La prima rinnovabile é rappresentata dall'efficienza energetica: e' il risparmio energetico il fattore determinante che può trasformare in circolo virtuoso quello che ora è un circolo vizioso. L’edilizia tradizionale produce un forte consumo di energia. Diventa quindi strategico un impegno straordinario e di sistema che sappia intervenire in modo radicale su questo fenomeno. Contenere l’uso di materiali da costruzione inquinanti è importante sia per migliorare la qualità della vita nelle nostre case, scuole, fabbriche e uffici, sia per non lasciare alle future generazioni delle città realizzate con rifiuti speciali. Per edilizia sostenibile si intende un nuovo modo di realizzare case, attraverso il risparmio dell'energia e dell’acqua, l'uso di materiali non tossici ed un armonico inserimento degli edifici nell'ambiente. Promuovere l’edilizia sostenibile vuol dire quindi non solo fare una scelta giusta, ma anche una iniziativa apprezzata dalla gente e dalle imprese, soprattutto quelle orientate all’innovazione ed alla ricerca, che vanno incoraggiate anche per aumentare la competitività. In sostanza, l’edilizia sostenibile fa vivere meglio e fa risparmiare sia i singoli che la collettività, oltre a favorire l’innovazione nelle imprese.
2006
anno XXII, numero 1
10
13
A. Di Cintio
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