Tabucchi, la specularità il rimorso

Narratore, autore di teatro, critico, traduttore, intellettuale impegnato, Antonio Tabucchi ha affrontato nelle forme dell'avventura, del viaggio, della spy-story, le inquietanti, moderne tematiche dell'identità, della ripetizione, del tempo, della memoria, della specularità, del doppio, muovendosi sui labili e suggestivi confini del sogno e del delirio, della colpa e dell'insonnia. Questo libro, soffermandosi soprattutto su “Notturno indiano” (tra frammenti e costruzione, dialoghi straniati e gioco del REVES) e su alcuni racconti (in particolare dalla raccolta dell’ “Angelo nero”), le affronta interrogandosi sui testi paralleli, sulle soglie, le autocitazioni, le fughe, le agnizioni, i giochi di maschere che percorrono la narrativa di Tabucchi. Blanchot e la Sontag, Pessoa e survival kits, quadri di Bosch e il Don Giovanni, il cinema, e la musica sono convocati, in un suggestivo gioco di morceaux choisis, per decifrare le regole nascoste di una colta, raffinata scrittura al secondo grado. Particolarmente significativa tutta l’ultima parte del libro (“Rimorso e rimosso”) dove biografia, autofinzione, teorie linguistiche, memorie letterarie, poetiche a posteriori, si mescolano in una rilettura dell’ultimo romanzo della prima maniera (“Requiem”). Il volume, oltre a un ultimo capitolo (“Una scrittura della voce”) che non era mai stato pubblicato prima, raccoglie, saggi pubblicati su rivista, ma sensibilmente rivisti nel testo e nella bibliografia. Completamente rifatta, con apporti nuovi, la sezione dedicata a “Notturno indiano”. ---------------------------------------------------------- A storyteller, play writer, critic, translator, engaged intellectual, Antonio Tabucchi has dealt with the modern, troubling issues of identity, repetition, time, memory, specularity, the double, in the shape of adventures, journeys, spy-stories, shifting between the transient and suggestive boundaries of dream and delusion, of guilt and insomnia. This book, which focuses especially on Notturno indiano (between fragments and construction, estranged dialogues and REVES games) and on some short stories (in particular from the "Angelo nero" collection), deals precisely with these issues by examining the parallel texts, thresholds, self-quotations, flights, agnitions, interplays of characters’ disguises that run across Tabucchi's fiction. Blanchot and Sontag, Pessoa and survival kits, paintings by Bosch and Don Giovanni, cinema and music are all called to take part in an evocative morceaux choisis game, to decipher the hidden rules of a learned, elegant second-level writing. The last part of the book ("Rimorso e rimosso") is particularly significant, where biography, self-fiction, linguistic theories, literary memories, a posteriori poetics are mingled in a rereading of the last novel of the early period ("Requiem").