La società contemporanea appare sempre più connotata dalla necessità di formazione e, al tempo stesso, dalla difficoltà di elaborare dei modelli adeguati alle difficili sfide della crescente globalizzazione dei mercati e delle culture. Abbandonata ogni fiducia nella possibilità di costruire dei "paradigmi" del tutto compiuti e organici — "specchi della realtà" — la pedagogia si presenta oggi come un sapere fortemente storico e critico, più "compromesso" con i concreti contesti di vita dei quali condivide margini di mutevolezza e tensioni ideali. Il neopragmatismo americano si presenta, esemplarmente, come il maggiore e il più efficace di questi modelli "antiparadigmatici" che mettono in atto una modalità pedagogica praticabile e in movimento, capace di accogliere al suo interno voci dissonanti e autocritiche, senza per questo mettere in discussione il nucleo centrale della propria proposta. Questo testo va alla ricerca delle "voci neopragmatiste" che negli ultimi anni hanno reso maggiormente esplicita (e contemporaneamente meno speculativa) questa proposta pedagogica, toccando numerosi temi connessi ai processi educativi, dai problemi delle scuole e metodologico-didattici, a quelli delle donne e al multiculturalismo. E' in sostanza una prima "fotografia" che, privilegiando gli interventi comparsi su riviste educative e in volumi collettanei, ne mostra — con una ricercata varietà di accenti — la tipica configurazione critico-dialogica, aperta e dinamica, centrata sui problemi sia del singolo che della collettività.
Frontiere della formazione postmoderna. Neopragmatismo americano e problemi educativi / G. BANDINI; R. CERTINI. - STAMPA. - (2003), pp. 1-304.
Frontiere della formazione postmoderna. Neopragmatismo americano e problemi educativi
BANDINI, GIANFRANCO;CERTINI, ROSSELLA
2003
Abstract
La società contemporanea appare sempre più connotata dalla necessità di formazione e, al tempo stesso, dalla difficoltà di elaborare dei modelli adeguati alle difficili sfide della crescente globalizzazione dei mercati e delle culture. Abbandonata ogni fiducia nella possibilità di costruire dei "paradigmi" del tutto compiuti e organici — "specchi della realtà" — la pedagogia si presenta oggi come un sapere fortemente storico e critico, più "compromesso" con i concreti contesti di vita dei quali condivide margini di mutevolezza e tensioni ideali. Il neopragmatismo americano si presenta, esemplarmente, come il maggiore e il più efficace di questi modelli "antiparadigmatici" che mettono in atto una modalità pedagogica praticabile e in movimento, capace di accogliere al suo interno voci dissonanti e autocritiche, senza per questo mettere in discussione il nucleo centrale della propria proposta. Questo testo va alla ricerca delle "voci neopragmatiste" che negli ultimi anni hanno reso maggiormente esplicita (e contemporaneamente meno speculativa) questa proposta pedagogica, toccando numerosi temi connessi ai processi educativi, dai problemi delle scuole e metodologico-didattici, a quelli delle donne e al multiculturalismo. E' in sostanza una prima "fotografia" che, privilegiando gli interventi comparsi su riviste educative e in volumi collettanei, ne mostra — con una ricercata varietà di accenti — la tipica configurazione critico-dialogica, aperta e dinamica, centrata sui problemi sia del singolo che della collettività.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.