Per una cultura educativa del corpo volume e DVD

ABSTRACT in Italiano (Introduzione p. 9-26) Il saggio introduce ad un’idea di corpo inteso come storia di una identità corporea, una struttura fisica e muscolare legata a condizioni neurofisiologiche e biochimiche – certamente - ma anche all’esperienza del conoscere, alle emozioni; un sistema in continua trasformazione che lega “cervello-corpo-mente” in una dialettica complessa che vive in una cultura. Delinea una cultura educativa della corporeità che valorizzi il significato “costruttivo” del corpo come abilità cognitiva e vitale di “incorporare” le esperienze di rapporto con gli oggetti del mondo e con se stessi e di dare loro significato all’interno di contesti educativi e di azione. Il sapere pedagogico indicato vuole assumere un particolare punto di vista dell’educazione del corpo e del movimento; un’educazione che non abbia come attenzione esclusiva la dimensione tecnica, ma che favorisca il prender forma di un’identità personale corporea e cognitiva. Il saggio utilizza, inoltre strumenti audiovisuali grazie a mappe concettuali e sequenze filmiche opportunamente selezionate. ABSTRACT in Inglese (Introduction p. 9-26) The paper introduces an idea of the body as a story of a corporeal identity, a physical and muscle structure related in neurophysiological and biochemical conditions - of course - but also connected to the experience of knowing and emotions. A system in continuous transformation that links the "brain-body-mind" in a complex dialectic that lives in a culture. It outlines an educational culture that values the "constructive" significance of corporeality and cognitive abilities of the body as vital to "incorporate" the experiences of relationship with the objects of the world and with themselves and give them meaning in the context of educational backgrounds and of action. The pedagogical knowledge indicated assumes a particular point of view of education of the body and movement, an education that does not have the exclusive focus on the technical dimension, but that encourages taking the form of a personal physical and cognitive identity. The essay also uses audio-visuals through conceptual maps, and appropriately selected film sequences. ABSTRACT in Italiano (Il corpo sapiente, p. 29-69) Il saggio concentra la sua attenzione sulle competenze educative che riguardavano il corpo in azione, osservandolo come movimento direzionato, come esperienza e contemporaneamente come espressione attraverso forme individuali e culturali di azione che intervengono costruendo relazioni del pensiero (schemi cognitivi) e modalità di comunicazione. La riformulazione – dunque - del concetto di “corpo” in “azione e movimento” conduce alla possibilità di ricucire la separazione tra mentale e fisico che ha caratterizzato il sapere occidentale. Sempre più il corpo non può essere ridotto ad un aggregato delle sue parti e a soli elementi oggettivi, ma è la condizione di esercizio di un rapporto esplorativo con il mondo che permette di costruire schemi cognitivi che ci aiutano a collocarci e dare senso alle nostre esperienze e nel contempo ci consentono di proiettare la nostra esperienza sul mondo e la nostra comunicazione. Il saggio utilizza, inoltre strumenti audiovisuali grazie a mappe concettuali e sequenze filmiche opportunamente selezionate ABSTRACT in Inglese (Il corpo sapiente, p. 29-69) The essay focuses his attention on the educational skills that affect the body in action, observing it as a movement directed, as experience and as both individual and cultural expression through forms of action, that involved building relationships of thinking (cognitive schemes) and communication mode. The reformulation - and therefore - the concept of "body" in "action and motion" leads to the possibility of repairing the separation between “mental” and “physical” that has characterized the Western knowledge. Increasingly, the body cannot be reduced to an aggregate of its parts and only objective factors, but is the key to exercise exploratory relationship with the world that allows us to construct cognitive patterns. These help us to position ourselves and make sense of our experiences and, at the same, time allow us to project our experience in the world and our communication.