Ready Sign

L’articolo intende presentare il lavoro di tesi svolto da Ron Calabresi e seguito, in qualità di Relatore, dal professor A. Ubertazzi. Si tratta di una tesi border line, che non rientra certamente nei canoni tradizionali: l’obiettivo è infatti quello di evidenziare come sia possibile attingere utilmente dal mercato certe componenti che sono già state collaudate per altri scopi; queste hanno già ricevuto un’effettiva industrializzazione e perfezionamenti tecnici e produttivi di vario genere e sono perciò accessibili a un costo relativamente basso. La loro effettiva serialità consente di introdurle in altri scenari d’uso assolutamente imprevedibili. Il tipo di design che vorremmo sottoporre al dibattito deriva da un uso disinvolto, perfino un po’ ironico, di apparecchiature sostanzialmente autonome assemblate con altri elementi semplici ma tali da aggiungere loro un significato ulteriore.