Introduzione: Scopo del presente lavoro è presentare uno studio preliminare sulla versione italiana del Beck Anxiety Inventory (BAI; Beck, Epstein, Brown & Steer, 1988). Il BAI è formato da 21 item che misurano la gravità dei sintomi d’ansia. Il BAI è stato messo a punto per misurare i sintomi specifici dell’ansia con l’obiettivo di ridurre al minimo il grado di sovrapposizione con aspetti di tipo depressivo. Metodi: La versione italiana del BAI è stata somministrata ad: a) un gruppo di 654 studenti universitari; b) un gruppo di 43 pazienti diagnosticati con Disturbo Ossessivo- Compulsivo, uno di 17 pazienti diagnosticati con Disturbo d’Ansia Generalizzata e un gruppo di 50 soggetti di controllo. Sono stati calcolati i valori di attendibilità e di test-retest e si sono indagate eventuali differenze al BAI rispetto al genere e all’età. Il questionario è stato sottoposto sia ad un’analisi fattoriale confermativa sia ad una analisi fattoriale di secondo ordine. La validità convergente è stata studiata correlando il BAI con alcune misure concettualmente legate all’ansia. La validità di criterio si è indagata confrontando i punteggi al BAI dei due gruppi clinici col gruppo di controllo. Infine, si è calcolato il valore di correlazione tra il BAI e il Beck Depression Inventory (BDI; Beck, Ward, Mendelson, Mock & Erbaugh, 1961; Beck & Steer, 1987). Risultati: Il BAI si è rivelata una misura dall’ottima consistenza interna e discreta stabilità temporale; sono state trovate alcune differenze in rapporto al sesso ma non all’età. L’analisi fattoriale confermativa ha mostrato una compatibilità con diverse strutture fattoriali, con una leggera preminenza per una struttura a quattro fattori. L’analisi fattoriale di secondo ordine ha comunque mostrato che il BAI può essere considerato uno strumento monodimensionale. La validità delle misura è stata confermata dalle associazioni significative con altre misure di ansia e dalla capacità di discriminare tra pazienti ansiosi e gruppo di controllo. Non sorprendentemente si è riscontrata anche una moderata associazione con una misura di depressione. Conclusioni: Questo studio preliminare ha mostrato che la versione italiana del BAI presenta buone proprietà psicometriche, quando applicata ad un campione di studenti e ad un limitato campione di pazienti. Ulteriori studi su campioni più ampi ed eterogenei, dovranno accertare le proprietà psicometriche del BAI

Psychometric properties of the Italian version of the Beck Anxiety Inventory: a preliminary study / CORADESCHI D; C. SICA; GHISI M; SANAVIO E; NOVARA C; DORZ S; CHIRI L. R. - In: BOLLETTINO DI PSICOLOGIA APPLICATA. - ISSN 0006-6761. - STAMPA. - 253:(2007), pp. 15-25.

Psychometric properties of the Italian version of the Beck Anxiety Inventory: a preliminary study.

SICA, CLAUDIO;CHIRI, LUIGI ROCCO
2007

Abstract

Introduzione: Scopo del presente lavoro è presentare uno studio preliminare sulla versione italiana del Beck Anxiety Inventory (BAI; Beck, Epstein, Brown & Steer, 1988). Il BAI è formato da 21 item che misurano la gravità dei sintomi d’ansia. Il BAI è stato messo a punto per misurare i sintomi specifici dell’ansia con l’obiettivo di ridurre al minimo il grado di sovrapposizione con aspetti di tipo depressivo. Metodi: La versione italiana del BAI è stata somministrata ad: a) un gruppo di 654 studenti universitari; b) un gruppo di 43 pazienti diagnosticati con Disturbo Ossessivo- Compulsivo, uno di 17 pazienti diagnosticati con Disturbo d’Ansia Generalizzata e un gruppo di 50 soggetti di controllo. Sono stati calcolati i valori di attendibilità e di test-retest e si sono indagate eventuali differenze al BAI rispetto al genere e all’età. Il questionario è stato sottoposto sia ad un’analisi fattoriale confermativa sia ad una analisi fattoriale di secondo ordine. La validità convergente è stata studiata correlando il BAI con alcune misure concettualmente legate all’ansia. La validità di criterio si è indagata confrontando i punteggi al BAI dei due gruppi clinici col gruppo di controllo. Infine, si è calcolato il valore di correlazione tra il BAI e il Beck Depression Inventory (BDI; Beck, Ward, Mendelson, Mock & Erbaugh, 1961; Beck & Steer, 1987). Risultati: Il BAI si è rivelata una misura dall’ottima consistenza interna e discreta stabilità temporale; sono state trovate alcune differenze in rapporto al sesso ma non all’età. L’analisi fattoriale confermativa ha mostrato una compatibilità con diverse strutture fattoriali, con una leggera preminenza per una struttura a quattro fattori. L’analisi fattoriale di secondo ordine ha comunque mostrato che il BAI può essere considerato uno strumento monodimensionale. La validità delle misura è stata confermata dalle associazioni significative con altre misure di ansia e dalla capacità di discriminare tra pazienti ansiosi e gruppo di controllo. Non sorprendentemente si è riscontrata anche una moderata associazione con una misura di depressione. Conclusioni: Questo studio preliminare ha mostrato che la versione italiana del BAI presenta buone proprietà psicometriche, quando applicata ad un campione di studenti e ad un limitato campione di pazienti. Ulteriori studi su campioni più ampi ed eterogenei, dovranno accertare le proprietà psicometriche del BAI
2007
253
15
25
CORADESCHI D; C. SICA; GHISI M; SANAVIO E; NOVARA C; DORZ S; CHIRI L. R
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