Il lavoro costituisce un numero monografico della rivista, corredato di carta della vegetazione in scala 1: 25.000 (non allegata). Vengono presentati i risultati dello studio della vegetazione dell’Isola d’Elba (Arcipelago Toscano), studio condotto secondo i principali tre livelli di integrazione delle comunità vegetali: studio fitosociologico, sinfitosociologico e geosinfitosociologico. La vegetazione è stata descritta attraverso l’esecuzione di oltre 400 rilievi fitosociologici, distribuiti su tutto il territorio dell’isola che hanno permesso di individuare 56 tipi di vegetazione interpretabili a vai livelli sintassonomici. Durante lo studio sono state individuate e descritte 12 nuove associazioni e 10 nuove sottoassociazioni: Hypochoeris robertiae-Centauretum ilvensis, Centaureo aethaliae-Linarietum caprariae, Anogrammo leptophyllae-Cheilanthetum tinaei, Meliloto indicae-Aegilopsidetum geniculatae, Foeniculo piperiti-Phagnaletum saxatilis typicum e dianthesum grovesiani; Galactito elegantis-Brachypodietum retusi, Cisto monspeliensis-Rosmarinetum officinalis typicum e globularietosum alypii, Lavandulo stoechadis-Cistetum monspeliensis genistetosum desoleanae, Euphorbio spinosae-Cistetum monspeliensis typicum e calicotometosum spinosae, Helichryso italici-Genistetum desoleanae ericetosum arboreae, Cisto monspeliensis-Calicotometum villosae, Erico-Arbutetum cytisetosum scoparii, Anthyllido barbae-jovidis-Juniperetum turbinatae typicum e helichrysetosum litorei, Galio scabri-Quercetum ilicis fraxinetosum orni e castanetosum sativae, Polysticho setiferi-Ostryetum carpinifoliae e Carici microcarpae-Alnetum glutinosae. Una nuova alleanza viene descritta Linarion caprariae che riunisce le associazioni delle rupi dell’Arcipelago toscano. Lo studio della distribuzione spaziale dei tipi di vegetazione individuati su base fisionomica e fitosociologica ha permesso di individuare delle tipologie cartografabili alla scala di 1:25.000 e di costruire quindi la carta della vegetazione dell’isola d’Elba che comprende sia le unità di vegetazione naturale e seminature sia le unità di uso del suolo. La carta della vegetazione comprende in totale 70 tipologie. La superficie minima cartografata è stata in linea di massima di 2000 mq, ma per le unità ben definite internamente e che presentavano una differenza evidente con l’interno è stato possibile rappresentare unità estese fino a 500-600 mq. La distribuzione spaziale dei tipi di vegetazione, congiunta alle informazioni sui parametri abiotici (geologia, clima, geomorfologia) ha permesso di individuare le unità di vegetazione a livelli di integrazione superiore a quello fitosociologico. E’ stato quindi prodotto un tentativo di ricostruzione delle serie di vegetazione e delle catene di vegetazione, seguendo il metodo della sinfitosociologia. Infine viene segnalata la presenza di habitat meritevoli di conservazione secondo la Direttiva habitat 92/43 e suoi successivi aggiornamenti e secondo la L.R. 56/2000 e suoi successivi aggiornamenti. Per alcuni habitat vengono indicati i maggiori problemi ed alcune proposte di intervento.

Il paesaggio vegetale dell'Isola d'Elba (Arcipelago Toscano). Studio di fitosociologia e cartografico / FOGGI B; CARTEI L; PIGNOTTI L; M. SIGNORINI; VICIANI D; DELL'OLMO L; MENICAGLI E. - In: FITOSOCIOLOGIA. - ISSN 1125-9078. - STAMPA. - 43(1), suppl. 1:(2006), pp. 3-95.

Il paesaggio vegetale dell'Isola d'Elba (Arcipelago Toscano). Studio di fitosociologia e cartografico.

FOGGI, BRUNO;PIGNOTTI, LIA;SIGNORINI, MARIA ADELE;VICIANI, DANIELE;DELL'OLMO, LORELLA;MENICAGLI, ELIA
2006

Abstract

Il lavoro costituisce un numero monografico della rivista, corredato di carta della vegetazione in scala 1: 25.000 (non allegata). Vengono presentati i risultati dello studio della vegetazione dell’Isola d’Elba (Arcipelago Toscano), studio condotto secondo i principali tre livelli di integrazione delle comunità vegetali: studio fitosociologico, sinfitosociologico e geosinfitosociologico. La vegetazione è stata descritta attraverso l’esecuzione di oltre 400 rilievi fitosociologici, distribuiti su tutto il territorio dell’isola che hanno permesso di individuare 56 tipi di vegetazione interpretabili a vai livelli sintassonomici. Durante lo studio sono state individuate e descritte 12 nuove associazioni e 10 nuove sottoassociazioni: Hypochoeris robertiae-Centauretum ilvensis, Centaureo aethaliae-Linarietum caprariae, Anogrammo leptophyllae-Cheilanthetum tinaei, Meliloto indicae-Aegilopsidetum geniculatae, Foeniculo piperiti-Phagnaletum saxatilis typicum e dianthesum grovesiani; Galactito elegantis-Brachypodietum retusi, Cisto monspeliensis-Rosmarinetum officinalis typicum e globularietosum alypii, Lavandulo stoechadis-Cistetum monspeliensis genistetosum desoleanae, Euphorbio spinosae-Cistetum monspeliensis typicum e calicotometosum spinosae, Helichryso italici-Genistetum desoleanae ericetosum arboreae, Cisto monspeliensis-Calicotometum villosae, Erico-Arbutetum cytisetosum scoparii, Anthyllido barbae-jovidis-Juniperetum turbinatae typicum e helichrysetosum litorei, Galio scabri-Quercetum ilicis fraxinetosum orni e castanetosum sativae, Polysticho setiferi-Ostryetum carpinifoliae e Carici microcarpae-Alnetum glutinosae. Una nuova alleanza viene descritta Linarion caprariae che riunisce le associazioni delle rupi dell’Arcipelago toscano. Lo studio della distribuzione spaziale dei tipi di vegetazione individuati su base fisionomica e fitosociologica ha permesso di individuare delle tipologie cartografabili alla scala di 1:25.000 e di costruire quindi la carta della vegetazione dell’isola d’Elba che comprende sia le unità di vegetazione naturale e seminature sia le unità di uso del suolo. La carta della vegetazione comprende in totale 70 tipologie. La superficie minima cartografata è stata in linea di massima di 2000 mq, ma per le unità ben definite internamente e che presentavano una differenza evidente con l’interno è stato possibile rappresentare unità estese fino a 500-600 mq. La distribuzione spaziale dei tipi di vegetazione, congiunta alle informazioni sui parametri abiotici (geologia, clima, geomorfologia) ha permesso di individuare le unità di vegetazione a livelli di integrazione superiore a quello fitosociologico. E’ stato quindi prodotto un tentativo di ricostruzione delle serie di vegetazione e delle catene di vegetazione, seguendo il metodo della sinfitosociologia. Infine viene segnalata la presenza di habitat meritevoli di conservazione secondo la Direttiva habitat 92/43 e suoi successivi aggiornamenti e secondo la L.R. 56/2000 e suoi successivi aggiornamenti. Per alcuni habitat vengono indicati i maggiori problemi ed alcune proposte di intervento.
2006
43(1), suppl. 1
3
95
FOGGI B; CARTEI L; PIGNOTTI L; M. SIGNORINI; VICIANI D; DELL'OLMO L; MENICAGLI E
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