Il saggio mira ad indagare gli sviluppi recenti della giurisprudenza internazionale relativi alla liceità di bombardamenti aerei effettuati nel corso di conflitti armati. Tale giurisprudenza, promanante da un tribunale arbitrale che ha verificato la responsabilità per le violazioni dello jus in bello poste in essere da Etiopia ed Eritrea nel corso del conflitto che ha coinvolto i due Stati nel 1998-2000, e dalla Corte europea dei Diritti dell'uomo relativamente ai bombardamenti compiuti dalle forze armate russe durante il secondo conflitto in Cecenia, ha dato un contributo di particolare rilievo circa l'applicabilità del diritto internazionale umanitario alla guerra aerea. Queste pronunce, di indubbio rilievo laddove hanno applicato norme di natura consuetudinaria, hanno chiarito non solo la nozione di obiettivo militare applicabile ai bombardamenti aria-suolo, inclusi i c.d. obiettivi dual-use, ma altresì le modalità di condotta di tali tipi di attacchi. Una speciale attenzione meritano le pronunce dei due tribunali in ordine all'individuazione di criteri atti a dare concretezza ai principi di precauzione e di proporzionalità in tempo di conflitto armato.

Sulla nozione di obiettivo militare nella guerra aerea: recenti sviluppi della giurisprudenza internazionale / L. VIERUCCI. - In: RIVISTA DI DIRITTO INTERNAZIONALE. - ISSN 0035-6158. - STAMPA. - vol 89:(2006), pp. 693-735.

Sulla nozione di obiettivo militare nella guerra aerea: recenti sviluppi della giurisprudenza internazionale

VIERUCCI, LUISA
2006

Abstract

Il saggio mira ad indagare gli sviluppi recenti della giurisprudenza internazionale relativi alla liceità di bombardamenti aerei effettuati nel corso di conflitti armati. Tale giurisprudenza, promanante da un tribunale arbitrale che ha verificato la responsabilità per le violazioni dello jus in bello poste in essere da Etiopia ed Eritrea nel corso del conflitto che ha coinvolto i due Stati nel 1998-2000, e dalla Corte europea dei Diritti dell'uomo relativamente ai bombardamenti compiuti dalle forze armate russe durante il secondo conflitto in Cecenia, ha dato un contributo di particolare rilievo circa l'applicabilità del diritto internazionale umanitario alla guerra aerea. Queste pronunce, di indubbio rilievo laddove hanno applicato norme di natura consuetudinaria, hanno chiarito non solo la nozione di obiettivo militare applicabile ai bombardamenti aria-suolo, inclusi i c.d. obiettivi dual-use, ma altresì le modalità di condotta di tali tipi di attacchi. Una speciale attenzione meritano le pronunce dei due tribunali in ordine all'individuazione di criteri atti a dare concretezza ai principi di precauzione e di proporzionalità in tempo di conflitto armato.
2006
vol 89
693
735
L. VIERUCCI
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