Lo studio, frutto di sei anni di analisi comparata in 15 paesi europei, propone un’interpretazione degli effetti dell'inclusione delle parti sociali nei processi decisionali e nella realizzazione delle politiche del lavoro, promossa dalla Strategia Europea per l’Occupazione, poi estesa a altre sfere di policy. Presenta la genesi, i caratteri e i problemi aperti del modello inclusivo di policy-making, ricostruisce la situazione precedente per valutarne l’impatto, ne verifica i risultati sulla scorta di una imponente mole di dati. Ne emerge una sorta di “convergenza funzionale” dei diversi assetti istituzionali che, pur mantenendo diversi modelli di regolazione del lavoro, adottano questo modello in tutti i paesi e soprattutto non manifestano la spinta alla de-regolazione altrove favorita. Pur aumentando le differenze tra paesi, e all’interno di ogni paese, le politiche si sviluppano in un quadro d’insieme coordinato, attento non soltanto ai problemi della competitività, ma anche a quelli dell’integrazione sociale e lavorativa, e orientato a mantenere un equilibrio tra le diverse forze in campo. Inoltre, si sta formando un linguaggio sociale e del lavoro condiviso da un'ampia comunità di esperti dei governi e delle forze sociali, premessa per uno sviluppo delle politiche europee. La tendenza verso una regolazione congiunta del lavoro sembra frutto di due processi interconnessi: la persistenza delle tradizioni istituzionali e l’influenza dell’integrazione europea.

PROMUOVERE IL DIALOGO SOCIALE. LE CONSEGUENZE DELL'EUROPA SULLA REGOLAZIONE DEL LAVORO / F. ALACEVICH. - STAMPA. - (2004), pp. 1-166.

PROMUOVERE IL DIALOGO SOCIALE. LE CONSEGUENZE DELL'EUROPA SULLA REGOLAZIONE DEL LAVORO

ALACEVICH, FRANCA MARIA
2004

Abstract

Lo studio, frutto di sei anni di analisi comparata in 15 paesi europei, propone un’interpretazione degli effetti dell'inclusione delle parti sociali nei processi decisionali e nella realizzazione delle politiche del lavoro, promossa dalla Strategia Europea per l’Occupazione, poi estesa a altre sfere di policy. Presenta la genesi, i caratteri e i problemi aperti del modello inclusivo di policy-making, ricostruisce la situazione precedente per valutarne l’impatto, ne verifica i risultati sulla scorta di una imponente mole di dati. Ne emerge una sorta di “convergenza funzionale” dei diversi assetti istituzionali che, pur mantenendo diversi modelli di regolazione del lavoro, adottano questo modello in tutti i paesi e soprattutto non manifestano la spinta alla de-regolazione altrove favorita. Pur aumentando le differenze tra paesi, e all’interno di ogni paese, le politiche si sviluppano in un quadro d’insieme coordinato, attento non soltanto ai problemi della competitività, ma anche a quelli dell’integrazione sociale e lavorativa, e orientato a mantenere un equilibrio tra le diverse forze in campo. Inoltre, si sta formando un linguaggio sociale e del lavoro condiviso da un'ampia comunità di esperti dei governi e delle forze sociali, premessa per uno sviluppo delle politiche europee. La tendenza verso una regolazione congiunta del lavoro sembra frutto di due processi interconnessi: la persistenza delle tradizioni istituzionali e l’influenza dell’integrazione europea.
2004
9788884531964
1
166
F. ALACEVICH
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