La storia del Cinquecento e del Seicento è caratterizzata da un’incessante osmosi politica e cultural, in particolare riguardante gli oggetti d’arte esportati dall’Italia verso i regni d’Oltralpe. In questo periodo, Firenze è considerata il centro ideologico, culturale e artistico che da vita al quel modello di monarchia che sarà adottato dai più grandi e importanti regni del tempo. La politica del potere della dinastia Medicea è espressa dal linguaggio dello spettacolo e la magnificenza del Granduca è il riflesso, fra le altre cose, della sua capacità di dare vita a un metaforico mondo parallelo attraverso gli artisti e gli attori che sono sotto la sua protezione e che lavorano per lui. Un ruolo fondamentale in questo sistema è giocato dall’atto del dono, dell’omaggio. Ad un certo punto, nell’ottica medicea, il donare oggetti, disegni e quadri non sarà più sufficiente e quindi il regalo presentato in omaggio diverrà l’artista o l’architetto stesso, che possa riprodurre in un Paese straniero grandi opere e prestazioni simili a quelle già create ed offerte al suo signore. Grazie a tale politica del dono, nel Cinquecento e nel Seicento il sistema politico, culturale e spettacolare del Granducato di Toscana si fece modello imprescindibile per tutte le principali corti europee. The history of the 16th and 17th centuries is the never-ending story of works of art being exported from Italy to the Transalpine countries. At this time, Florence was considered to be the ideological, cultural, organisational and artistic centre that gave rise to its own model of monarchy later adopted by the greatest realms of the time. The policy of power of the Medicean dynasty is expressed by the language of performances and the Grand Duke majesty is reflected, among other things, in his ability to bring to life a parallel world of metaphor through the artists and actors working for him. An important role in this system is played by the act of gift-giving. Eventually, gifts of objects, designs and drawings were no longer sufficient: the presented gift then became the artist or architect himself, who could reproduce in different country the great works of art similar to those formerly created for his lord. Thanks to such policy of gifts, Tuscan influence was felt throughout Europe in the 17th century.

Courtoisies de cour et échanges d'artistes: créateurs théâtraux médicéens dans les cours européennes à l'âge baroque / S. MAMONE. - STAMPA. - (2008), pp. 210-219.

Courtoisies de cour et échanges d'artistes: créateurs théâtraux médicéens dans les cours européennes à l'âge baroque

MAMONE, SARA
2008

Abstract

La storia del Cinquecento e del Seicento è caratterizzata da un’incessante osmosi politica e cultural, in particolare riguardante gli oggetti d’arte esportati dall’Italia verso i regni d’Oltralpe. In questo periodo, Firenze è considerata il centro ideologico, culturale e artistico che da vita al quel modello di monarchia che sarà adottato dai più grandi e importanti regni del tempo. La politica del potere della dinastia Medicea è espressa dal linguaggio dello spettacolo e la magnificenza del Granduca è il riflesso, fra le altre cose, della sua capacità di dare vita a un metaforico mondo parallelo attraverso gli artisti e gli attori che sono sotto la sua protezione e che lavorano per lui. Un ruolo fondamentale in questo sistema è giocato dall’atto del dono, dell’omaggio. Ad un certo punto, nell’ottica medicea, il donare oggetti, disegni e quadri non sarà più sufficiente e quindi il regalo presentato in omaggio diverrà l’artista o l’architetto stesso, che possa riprodurre in un Paese straniero grandi opere e prestazioni simili a quelle già create ed offerte al suo signore. Grazie a tale politica del dono, nel Cinquecento e nel Seicento il sistema politico, culturale e spettacolare del Granducato di Toscana si fece modello imprescindibile per tutte le principali corti europee. The history of the 16th and 17th centuries is the never-ending story of works of art being exported from Italy to the Transalpine countries. At this time, Florence was considered to be the ideological, cultural, organisational and artistic centre that gave rise to its own model of monarchy later adopted by the greatest realms of the time. The policy of power of the Medicean dynasty is expressed by the language of performances and the Grand Duke majesty is reflected, among other things, in his ability to bring to life a parallel world of metaphor through the artists and actors working for him. An important role in this system is played by the act of gift-giving. Eventually, gifts of objects, designs and drawings were no longer sufficient: the presented gift then became the artist or architect himself, who could reproduce in different country the great works of art similar to those formerly created for his lord. Thanks to such policy of gifts, Tuscan influence was felt throughout Europe in the 17th century.
2008
9785935723088
The Russian Imperial Court and Europe Dialogues of Cultures
210
219
S. MAMONE
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