Le questioni della salvaguardia idrogeologica nel settore viticolo ricoprono un’importanza sempre più evidente tanto per gli effetti che ricadono sulle imprese stesse che per quelli che invece sono gli effetti che ricadono sul territorio. L’articolo, riferendosi alle suddette tematiche propone un modello di analisi che, ispirandosi ai classici approcci finalizzati alla valutazione degli investimenti secondo gli indici di scuola anglosassone (del Valore Attuale Netto), quantifica il diverso valore attuale netto che si realizza a seconda che si realizzino impianti ispirati a principi di convenienza privatistica o di salvaguarda dell’utilità pubblica. L’articolo presenta i risultati di una ricerca condotta su due diversi specifici casi di studio, quantificando puntualmente come in ambedue i casi la realizzazione di impianti ispirati alla massima salvaguardia dal dissesto idrogeologico conduca a dei VAN inferiori a quelli che si avrebbero se invece si procedesse con la realizzazione di impianti ispirati alla massima redditività dell’investimento: differenze che però debbono essere lette alla luce del fatto che nei modelli di simulazione non vengono contemplate le diverse condizioni di rischio dei versanti così differentemente sistemati, ovvero i maggiori oneri annui che i diversi impianti comportano per la diversa incidenza dei fenomeni di dilavamento superficiale.
La valutazione delle non commodities nel ruolo multifunzionale della viticoltura toscana: l'azione di slavaguardia idrogeologica / S. MENGHINI. - STAMPA. - (2007), pp. 37-51.
La valutazione delle non commodities nel ruolo multifunzionale della viticoltura toscana: l'azione di slavaguardia idrogeologica
MENGHINI, SILVIO
2007
Abstract
Le questioni della salvaguardia idrogeologica nel settore viticolo ricoprono un’importanza sempre più evidente tanto per gli effetti che ricadono sulle imprese stesse che per quelli che invece sono gli effetti che ricadono sul territorio. L’articolo, riferendosi alle suddette tematiche propone un modello di analisi che, ispirandosi ai classici approcci finalizzati alla valutazione degli investimenti secondo gli indici di scuola anglosassone (del Valore Attuale Netto), quantifica il diverso valore attuale netto che si realizza a seconda che si realizzino impianti ispirati a principi di convenienza privatistica o di salvaguarda dell’utilità pubblica. L’articolo presenta i risultati di una ricerca condotta su due diversi specifici casi di studio, quantificando puntualmente come in ambedue i casi la realizzazione di impianti ispirati alla massima salvaguardia dal dissesto idrogeologico conduca a dei VAN inferiori a quelli che si avrebbero se invece si procedesse con la realizzazione di impianti ispirati alla massima redditività dell’investimento: differenze che però debbono essere lette alla luce del fatto che nei modelli di simulazione non vengono contemplate le diverse condizioni di rischio dei versanti così differentemente sistemati, ovvero i maggiori oneri annui che i diversi impianti comportano per la diversa incidenza dei fenomeni di dilavamento superficiale.File | Dimensione | Formato | |
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