Il contributo intende mettere in luce il ruolo che il “principio dignità umana” ha svolto in quella giurisprudenza del lavoro che ha aperto le porte alla risarcibilità del danno non patrimoniale patito dal lavoratore a seguito della lesione, ad opera di un comportamento datoriale, di un bene meritevole di tutela non avente rilevanza economica. La lettura della giurisprudenza del lavoro che condanna al risarcimento del danno non patrimoniale, mostra – infatti - come assai di frequente i giudici invochino la dignità del lavoratore, per ammettere la ristorabilità del danno da questi lamentato. Peraltro, se talvolta la lesione della dignità rappresenta l’argomento centrale su cui la decisione di fonda, più spesso essa appare un argomento retorico, ad abundantiam, richiamato a mero sostegno della motivazione centrale consistente nella lesione di un diritto espressamente individuato dalla legge. Il diverso ruolo che la dignità svolge nelle argomentazioni dei giudici è sintomo dei diversi significati che a tale concetto sono attribuibili; un significato “alto”, pregiuridico, ereditato dalla riflessione dei filosofi del diritto, per i quali esso rappresenta l’atout da giocare quando non sia possibile rinvenirne nell’ordinamento una declinazione specifica; e un’accezione più relativa, quella accolta dalla nostra Costituzione, legata all’inserimento della persona nella società, più similmente a quanto avveniva nell’antica Roma quando la dignitas dipendeva dalla carica pubblica ricoperta. Alla luce di queste riflessioni e alla luce della giurisprudenza della S.C. che, ai fini della risarcibilità del danno non patrimoniale, richiede (quando ciò non sia espressamente previsto dalla legge) che sia leso un diritto o un bene di rilevanza costituzionale, il contributo vorrebbe verificare il grado di tenuta dell’argomentazione giurisprudenziale fondata su un principio generale quale quello di dignità umana.

Employee rights on transfer of undertakings: Italian legislation and EC Law / M.L. Vallauri; M.Novella. - In: EUROPEAN LAW JOURNAL. - ISSN 1351-5993. - STAMPA. - 14:(2008), pp. 55-73.

Employee rights on transfer of undertakings: Italian legislation and EC Law

VALLAURI, MARIA LUISA;
2008

Abstract

Il contributo intende mettere in luce il ruolo che il “principio dignità umana” ha svolto in quella giurisprudenza del lavoro che ha aperto le porte alla risarcibilità del danno non patrimoniale patito dal lavoratore a seguito della lesione, ad opera di un comportamento datoriale, di un bene meritevole di tutela non avente rilevanza economica. La lettura della giurisprudenza del lavoro che condanna al risarcimento del danno non patrimoniale, mostra – infatti - come assai di frequente i giudici invochino la dignità del lavoratore, per ammettere la ristorabilità del danno da questi lamentato. Peraltro, se talvolta la lesione della dignità rappresenta l’argomento centrale su cui la decisione di fonda, più spesso essa appare un argomento retorico, ad abundantiam, richiamato a mero sostegno della motivazione centrale consistente nella lesione di un diritto espressamente individuato dalla legge. Il diverso ruolo che la dignità svolge nelle argomentazioni dei giudici è sintomo dei diversi significati che a tale concetto sono attribuibili; un significato “alto”, pregiuridico, ereditato dalla riflessione dei filosofi del diritto, per i quali esso rappresenta l’atout da giocare quando non sia possibile rinvenirne nell’ordinamento una declinazione specifica; e un’accezione più relativa, quella accolta dalla nostra Costituzione, legata all’inserimento della persona nella società, più similmente a quanto avveniva nell’antica Roma quando la dignitas dipendeva dalla carica pubblica ricoperta. Alla luce di queste riflessioni e alla luce della giurisprudenza della S.C. che, ai fini della risarcibilità del danno non patrimoniale, richiede (quando ciò non sia espressamente previsto dalla legge) che sia leso un diritto o un bene di rilevanza costituzionale, il contributo vorrebbe verificare il grado di tenuta dell’argomentazione giurisprudenziale fondata su un principio generale quale quello di dignità umana.
2008
14
55
73
M.L. Vallauri; M.Novella
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
ELJ n 14-2008 Novella-Vallauri copia.pdf

Accesso chiuso

Tipologia: Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 117.27 kB
Formato Adobe PDF
117.27 kB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/323655
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 0
social impact