I due libri mastri di Giovambattista Botti, il mercante banchiere fiorentino che operò a Lione tra il 1555 e il 1562, non contengono soltanto conti accesi alle diverse e consistenti operazioni mercantili e finanziarie. Per quanto la sua fosse un’impresa individuale, teneva i mastri in partita doppie e quindi conti accesi alle Masserizie e alle Spese personali. Questa parte della contabilità è particolarmente interessante per ricostruire comportamenti e modelli di spesa di un ricco operatore economico in terra straniera. Il gioco dei suoi intensi affari finanziari e mercantili non impedirono al Botti, fiorentino del suo tempo, di indulgere a molte vanità con consistenti spese per l’abbigliamento e per viaggi di piacere. Comportamenti che aiutano a comprendere i meccanismi di contaminazione del gusto e della moda tra Lione, Firenze e Venezia. La sostanziale assenza di austerità non riduceva, anzi sembrava rafforzare gli atti devozionali del nostro mercante che destinò somme di qualche rilievo a favore della cappella di san Giovanni Battista, al cappella dei fiorentini nella chiesa di Notre-Dame de Confort. Frequenti furono anche le elemosine e gli aiuti a persone diversamente bisognose. La seconda parte del contributo, dedicata alla decisione del Botti di lasciare Lione per le insicurezze provocate dai noti conflitti religiosi, utilizzando materiali documentari appartenuti alla famiglia Martelli si inserisce nel dibattito storiografico sulla decadenza delle fiere di Lione. Forse il rafforzamento delle nuove piazze cambiarie di Besançon, Novi e Piacenza ebbe maggiore effetto, sulla crisi di Lione, della graduale partenza dei mercanti banchieri fiorentini. Recensioni Gli atti del Colloquio sono stati recensiti da: GUILLAUME CALAFAT in «Annales. Histoire, Sciences sociale», vol. 63, 1/2008, pp. 224-226.

Affaires et petites vanités. Un marchand florentin à Lyon au XVIe siècle / A. Orlandi. - STAMPA. - Commerce, voyage et expérience religieuse, XVIe-XVIIIe siècles, Colloque international, Lyon 25-26-27 mars 2004, a cura di A. Burkardt, Presses Universitaires de Rennes, Rennes, 2007.:(2007), pp. 341-357. (Intervento presentato al convegno Commerce, voyage et expérience religieuse, XVIe-XVIIIe siècles/RESEA, LARHRA, UMR 5190, CRHIPA, CNRS, SHADYC, UMR 8562, EHESS tenutosi a Lione nel 25-27 marzo 2004).

Affaires et petites vanités. Un marchand florentin à Lyon au XVIe siècle.

ORLANDI, ANGELA
2007

Abstract

I due libri mastri di Giovambattista Botti, il mercante banchiere fiorentino che operò a Lione tra il 1555 e il 1562, non contengono soltanto conti accesi alle diverse e consistenti operazioni mercantili e finanziarie. Per quanto la sua fosse un’impresa individuale, teneva i mastri in partita doppie e quindi conti accesi alle Masserizie e alle Spese personali. Questa parte della contabilità è particolarmente interessante per ricostruire comportamenti e modelli di spesa di un ricco operatore economico in terra straniera. Il gioco dei suoi intensi affari finanziari e mercantili non impedirono al Botti, fiorentino del suo tempo, di indulgere a molte vanità con consistenti spese per l’abbigliamento e per viaggi di piacere. Comportamenti che aiutano a comprendere i meccanismi di contaminazione del gusto e della moda tra Lione, Firenze e Venezia. La sostanziale assenza di austerità non riduceva, anzi sembrava rafforzare gli atti devozionali del nostro mercante che destinò somme di qualche rilievo a favore della cappella di san Giovanni Battista, al cappella dei fiorentini nella chiesa di Notre-Dame de Confort. Frequenti furono anche le elemosine e gli aiuti a persone diversamente bisognose. La seconda parte del contributo, dedicata alla decisione del Botti di lasciare Lione per le insicurezze provocate dai noti conflitti religiosi, utilizzando materiali documentari appartenuti alla famiglia Martelli si inserisce nel dibattito storiografico sulla decadenza delle fiere di Lione. Forse il rafforzamento delle nuove piazze cambiarie di Besançon, Novi e Piacenza ebbe maggiore effetto, sulla crisi di Lione, della graduale partenza dei mercanti banchieri fiorentini. Recensioni Gli atti del Colloquio sono stati recensiti da: GUILLAUME CALAFAT in «Annales. Histoire, Sciences sociale», vol. 63, 1/2008, pp. 224-226.
2007
Commerce, voyage et expérience religieuse, XVIe-XVIIIe siècles, Colloque international, Lyon 25-26-27 mars 2004, a cura di A. Burkardt,
Commerce, voyage et expérience religieuse, XVIe-XVIIIe siècles/RESEA, LARHRA, UMR 5190, CRHIPA, CNRS, SHADYC, UMR 8562, EHESS
Lione
25-27 marzo 2004
A. Orlandi
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