SUL TERMINE DI COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE AL DECRETO INGIUNTIVO (ART. 645, 647 C.P.C.)

Dopo una sintesi del fatto che ha fatto sollevare i quesiti sul termine di costituzione nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo, nel testo è esposto il parere pro veritate reso su tre questioni in particolare: se la riduzione a metà dei termini di comparizione prevista dall'art. 645, comma 2, c.p.c. si estenda al termine di costituzione in giudizio dell'opponente; se gli artt. 165 e 647 c.p.c., nella parte in cui fanno decorrere il termine per la costituzione in giudizio dell'opponente dalla notificazione dell'opposizione, anziché dalla restituzione dell'originale notificato, siano in contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost.; se, per il caso che si dia risposta al primo quesito posto, sia ammissibile nella fattispecie de qua l'istanza di rimessione in termini ex art. 294 c.p.c. ovvero ex art. 184-bis c.p.c. Ai tre quesiti, esaminati singolarmente, l'A. ha fornito ampie risposte ed i risultati conseguiti sono sintetizzati come segue: la riduzione a metà dei termini di comparizione prevista dall'art. 645, comma 2 c.p.c. non si estende al termine di costituzione in giudizio dell'opponente; la questione di legittimità costituzionale degli artt. 165 e 647 c.p.c., nella parte in cui fanno decorrere il termine per la costituzione in giudizio dell'opponente della notificazione dell'opposizione, anziché dalla restituzione dell'originale notificato, in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., è infondata; dato e non concesso che sia data risposta positiva al primo quesito, è ammissibile nella fattispecie de qua l'istanza di rimessione in termini attraverso un'interpretazione conforme a Costituzione oppure attraverso la rimessione alla Corte costituzionale della questione di costituzionalità dell'art. 647, commi 1 e 2 c.p.c., in riferimento all'art. 24, comma 2 Cost.