la monografia si propone di verificare il ruolo che i riferimenti all'ordinamento corporativo - a quell'ordinamento, cioè, delineato durante il ventennio fascista e che avrebbe dovuto disciplinare la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali - giocarono nel determinare la revisione del paradigma individualistico di convivenza consacrato dal pensiero giuridico ottocentesco. In particolare, attraverso un esame congiunto delle elaborazioni dottrinali privatistiche e pubblicistiche, si è tentato di vedere se e come il pensiero giuridico abbia utilizzato il varco corporativo per affrontare i problemi posti dal nuovo panorama novecentesco, da un panorama che rendeva sempre più difficile tracciare, al modo tradizionale, i confini tra sfera privata e sfera pubblica e, più in generale, i confini tra dimensione giuridica, politica ed economica. Dalla qualificazione delle organizzazioni sindacali, alla revisione della sostanza volontaristico-potestativa dei diritti soggettivi e della proprietà in specie, fino al ruolo immaginato per il partito, per le imprese e per gli enti sociali in genere, a emergere è stato un quadro assai variegato di interpretazioni all'interno del quale i riferimenti all'edificando ordine corporativo svolsero un ruolo importante, sia che al nuovo ordine si riconoscesse la capacità di innovare le coordinate della giuridicità, sia che esso, al contrario, fosse investito del compito di confermare le tradizionali modalità di rapporto tra le diverse dimensioni della convivenza.

L'ordine corporativo - poteri organizzati e organizzazione del potere nella riflessione giuridica dell'Italia fascista / I. Stolzi. - STAMPA. - (2007), pp. 1-463.

L'ordine corporativo - poteri organizzati e organizzazione del potere nella riflessione giuridica dell'Italia fascista

STOLZI, IRENE
2007

Abstract

la monografia si propone di verificare il ruolo che i riferimenti all'ordinamento corporativo - a quell'ordinamento, cioè, delineato durante il ventennio fascista e che avrebbe dovuto disciplinare la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali - giocarono nel determinare la revisione del paradigma individualistico di convivenza consacrato dal pensiero giuridico ottocentesco. In particolare, attraverso un esame congiunto delle elaborazioni dottrinali privatistiche e pubblicistiche, si è tentato di vedere se e come il pensiero giuridico abbia utilizzato il varco corporativo per affrontare i problemi posti dal nuovo panorama novecentesco, da un panorama che rendeva sempre più difficile tracciare, al modo tradizionale, i confini tra sfera privata e sfera pubblica e, più in generale, i confini tra dimensione giuridica, politica ed economica. Dalla qualificazione delle organizzazioni sindacali, alla revisione della sostanza volontaristico-potestativa dei diritti soggettivi e della proprietà in specie, fino al ruolo immaginato per il partito, per le imprese e per gli enti sociali in genere, a emergere è stato un quadro assai variegato di interpretazioni all'interno del quale i riferimenti all'edificando ordine corporativo svolsero un ruolo importante, sia che al nuovo ordine si riconoscesse la capacità di innovare le coordinate della giuridicità, sia che esso, al contrario, fosse investito del compito di confermare le tradizionali modalità di rapporto tra le diverse dimensioni della convivenza.
2007
8814134014
1
463
I. Stolzi
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