L’area di studio è stata rappresentata sotto forma di celle elementari di dimensioni 250x250m. Il bilancio è stato effettuato con passo mensile; in tal modo si evidenziano anche i fenomeni più lenti quali il deflusso profondo. L’analisi si è concentrata sul periodo 1995-1999.
Applicazione di un modello idrologico distribuito per la valutazione dei fenomeni idrogeologici interessati dai lavori cavet a Scarperia (FI) / I. Becchi; E. Caporali; F. Caparrini; L. Rossi. - STAMPA. - (2000), pp. 50-61. (Intervento presentato al convegno SIG–Società Italiana Gallerie. Conferenze Permanenti Alta Velocità – 5a Sessione “Progettare e costruire nel rispetto dell’ambiente” tenutosi a Bologna nel Novembre 2000).
Applicazione di un modello idrologico distribuito per la valutazione dei fenomeni idrogeologici interessati dai lavori cavet a Scarperia (FI)
BECCHI, IGNAZIO;CAPORALI, ENRICA;
2000
Abstract
L’area di studio è stata rappresentata sotto forma di celle elementari di dimensioni 250x250m. Il bilancio è stato effettuato con passo mensile; in tal modo si evidenziano anche i fenomeni più lenti quali il deflusso profondo. L’analisi si è concentrata sul periodo 1995-1999.File | Dimensione | Formato | |
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