Nel lavoro viene indagato il comportamento fino a collasso di pilastri snelli in calcestruzzo armato ad alta resistenza (HSC), soggetti a compressione eccentrica. Attraverso modellazioni agli elementi finiti, con analisi non lineari sia meccaniche, sia geometriche, si sono analizzate le risposte in termini di carichi di collasso ed effetti del secondo ordine di pilastri in calcestruzzo HSC, al variare della resistenza a compressione (da 60 a 100 N/mm2), dell’armatura longitudinale e trasversale, della snellezza dei pilastri e dell’eccentricità del carico. Lo schema analizzato è quello in singola curvatura con momento flettente primario costante. I risultati sono messi a confronto con il metodo della colonna modello (CEB) e con quello di amplificazione dei momenti (ACI), metodi proposti ed introdotti in molte normative tecniche per le costruzioni in c.a. I risultati, oltre ad una maggiore fragilità del collasso dei pilastri al crescere della resistenza, indicano che, per i calcestruzzi HSC, il metodo della colonna modello, applicato con la legge parabola  rettangolo, è a sfavore di sicurezza, mentre fornisce risultati accettabili se applicato con una legge più aderente ai materiali HSC. Il metodo adottato dalle specifiche ACI risulta molto cautelativo per alte snellezze e piccole eccentricità del carico, ed è sempre a favore della sicurezza, anche nella versione classica contenuta nelle ACI 318.

Sul comportamento di pilastri snelli di calcestruzzo armato ad alta resistenza / L. Galano; M. Orlando; A. Vignoli. - In: INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO. - ISSN 0019-7637. - STAMPA. - 760/12:(2000), pp. 954-965.

Sul comportamento di pilastri snelli di calcestruzzo armato ad alta resistenza

GALANO, LUCIANO;ORLANDO, MAURIZIO;VIGNOLI, ANDREA
2000

Abstract

Nel lavoro viene indagato il comportamento fino a collasso di pilastri snelli in calcestruzzo armato ad alta resistenza (HSC), soggetti a compressione eccentrica. Attraverso modellazioni agli elementi finiti, con analisi non lineari sia meccaniche, sia geometriche, si sono analizzate le risposte in termini di carichi di collasso ed effetti del secondo ordine di pilastri in calcestruzzo HSC, al variare della resistenza a compressione (da 60 a 100 N/mm2), dell’armatura longitudinale e trasversale, della snellezza dei pilastri e dell’eccentricità del carico. Lo schema analizzato è quello in singola curvatura con momento flettente primario costante. I risultati sono messi a confronto con il metodo della colonna modello (CEB) e con quello di amplificazione dei momenti (ACI), metodi proposti ed introdotti in molte normative tecniche per le costruzioni in c.a. I risultati, oltre ad una maggiore fragilità del collasso dei pilastri al crescere della resistenza, indicano che, per i calcestruzzi HSC, il metodo della colonna modello, applicato con la legge parabola  rettangolo, è a sfavore di sicurezza, mentre fornisce risultati accettabili se applicato con una legge più aderente ai materiali HSC. Il metodo adottato dalle specifiche ACI risulta molto cautelativo per alte snellezze e piccole eccentricità del carico, ed è sempre a favore della sicurezza, anche nella versione classica contenuta nelle ACI 318.
2000
760/12
954
965
L. Galano; M. Orlando; A. Vignoli
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