La Lunigiana è una delle aree che già Lucassen aveva inserito in quei sette “sistemi migratori” descritti per l'età napoleonica. Una delle correnti migratorie in partenza dall'area appenninica e diretta verso le pianure del Nord per lavori stagionali in agricoltura, a carattere prevalentemente maschili, si trasforma in un lavoro che assorbe nel corso del Novecento una forte componente di lavoro femminile. Con l'evoluzione economica del Nord Italia a partire dalla fine dell'Ottocento diminuiscono infatti le possibilità di lavoro nell'agricoltura e si ampia un lavoro migrante tipico delle popolazioni provenienti da aree depresse, quello del commercio ambulante. Il flusso è così consistente da essere definito come lavoro, con il termine di “barsan”, dall'area definita bresciana, in dialetto barsana. Fino alla produzione di questa ricerca si definivano al maschile questi flussi, trascurando quello che risulta invece sia dagli archivi pubblici che da quelli privati: la precoce e consistente presenza femminile. La ricerca ha dato frutti positivi grazie allo “scavo stratigrafico” nella memoria degli abitanti della zona e di quelli emigrati ma che hanno mantenuto un forte rapporto con l'area natia della famiglia. Si è potuto così accertare che migliaia di donne e uomini con il loro lavoro di venditrici e venditori ambulanti hanno permesso la sopravvivenza della maggior parte delle famiglie dell'area della Lunigiana. Anche se il loro duro lavoro non sarà privo di conseguenze negative per le necessarie separazioni dai figli, si costituirà una filiera di piccola imprenditoria che dal lavoro servile di molte donne le porterà a farsi protagoniste delle trasformazioni dell'età industriale, con il loro inserimento in questo nicchia dell'attività di vendita ambulante, dapprima girando a piedi, con pesanti fardelli che contenevano le merci da vendere, spesso come serve di piccoli padroni. Soprattutto nel periodo del miracolo economico questo spirito di iniziativa economica porterà molte famiglie di queste barsane a traferire la residenza nella nuova zona, ad avere banchi fissi nei mercati locali, ad aprire negozi, sia al dettaglio che all'ingrosso. La ricerca ha avuto come materiali privilegiati quelli fotografici e le fonti orali fornite proprio da queste donne e da molti loro discendenti.

Le Barsane. Venditrici ambulanti dalla Toscana al Nord Italia / A. DADA'. - STAMPA. - (2008).

Le Barsane. Venditrici ambulanti dalla Toscana al Nord Italia

DADA', ADRIANA
2008

Abstract

La Lunigiana è una delle aree che già Lucassen aveva inserito in quei sette “sistemi migratori” descritti per l'età napoleonica. Una delle correnti migratorie in partenza dall'area appenninica e diretta verso le pianure del Nord per lavori stagionali in agricoltura, a carattere prevalentemente maschili, si trasforma in un lavoro che assorbe nel corso del Novecento una forte componente di lavoro femminile. Con l'evoluzione economica del Nord Italia a partire dalla fine dell'Ottocento diminuiscono infatti le possibilità di lavoro nell'agricoltura e si ampia un lavoro migrante tipico delle popolazioni provenienti da aree depresse, quello del commercio ambulante. Il flusso è così consistente da essere definito come lavoro, con il termine di “barsan”, dall'area definita bresciana, in dialetto barsana. Fino alla produzione di questa ricerca si definivano al maschile questi flussi, trascurando quello che risulta invece sia dagli archivi pubblici che da quelli privati: la precoce e consistente presenza femminile. La ricerca ha dato frutti positivi grazie allo “scavo stratigrafico” nella memoria degli abitanti della zona e di quelli emigrati ma che hanno mantenuto un forte rapporto con l'area natia della famiglia. Si è potuto così accertare che migliaia di donne e uomini con il loro lavoro di venditrici e venditori ambulanti hanno permesso la sopravvivenza della maggior parte delle famiglie dell'area della Lunigiana. Anche se il loro duro lavoro non sarà privo di conseguenze negative per le necessarie separazioni dai figli, si costituirà una filiera di piccola imprenditoria che dal lavoro servile di molte donne le porterà a farsi protagoniste delle trasformazioni dell'età industriale, con il loro inserimento in questo nicchia dell'attività di vendita ambulante, dapprima girando a piedi, con pesanti fardelli che contenevano le merci da vendere, spesso come serve di piccoli padroni. Soprattutto nel periodo del miracolo economico questo spirito di iniziativa economica porterà molte famiglie di queste barsane a traferire la residenza nella nuova zona, ad avere banchi fissi nei mercati locali, ad aprire negozi, sia al dettaglio che all'ingrosso. La ricerca ha avuto come materiali privilegiati quelli fotografici e le fonti orali fornite proprio da queste donne e da molti loro discendenti.
2008
8889033630
A. DADA'
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