Balie, serve, tessitrici

Nel volume 24° della Storia d'Italia edita da Einaudi, dedicato al tema delle Migrazioni, gli studiosi più importanti offrono un ampio rassegna degli studi sul fenomeno avvenuto nella penisola a partire dalle migrazioni medioevali fino ai flussi che oggi vedono arrivi di altri popoli del mondo. Il saggio di Dadà si concentra sui flussi femminili nella società di “ancien régime”, analizzando i lavori tipici di quel periodo che continueranno a rappresentare una parte cospicua delle migrazioni delle donne anche in età moderna. A parte lo spostamento per il settore tessile, che porta verso le città molte donne, i flussi sono rappresentati da lavori di tipo servile, con spostamento da casa a casa, che spesso non migliorano l'inserimento delle donne nella società civile, ma rischiano di esporle ancor più al predominio maschile. Un settore privilegiato di questo lavoro è quello della balia da latte; per la funzione che svolge di allattamento di un pargolo di una ricca famiglia già allora la balia gode di maggiori attenzioni, sia dal punto di vista alimentare, che dal punto di vista delle relazioni umane, che da quello economico. Senza sottovalutare il grande sacrificio di lasciare un figlio appena nato, la cui mortalità, senza il latte materno si elevava senz'altro.