L'ispirazione per contagio: "furor" e "remota lectio" nella poesia latina del Poliziano

Sono passate in rassegna le attestazioni del concetto di trasmissibilità del furore poetico, da Platone agli umanisti: l'insistenza sull'ispirazione divina colloca la poesia al più alto grado delle attività intellettuali, e a maggior ragione la mostra superiore alle arti figurative, che nella società delle corti insidiano il primato della letteratura. Ma la dotta e fabrile poesia umanistica mal corrisponde all'immagine di opera di vati invasati da 'furor'. Poliziano, nei 'Nutricia', genialmente concilia il concetto di trasmissibilità dell'entusiasmo poetico con la sofisticata e coltissima poesia umanistica, in cui l'imitazione dei classici è elemento imprescindibile, rappresentando un furore 'di secondo grado', un'ispirazione 'intertestuale' che arriva ai nuovi poeti proprio dalla relazione con l'antica poesia.