L’evoluzione del diritto delle prove nell’ottica del contenzioso civile transnazionale è uno dei fenomeni più affascinanti non solo per il confronto–scontro tra civil law e common law che in tale materia ha assunto talvolta toni assai accesi, ma anche perché proprio da quel confronto-scontro sono nate esperienze di reciproco avvicinamento e di reciproco arricchimento dei diversi sistemi giuridici. Lo scritto offre anzitutto un quadro articolato della pre-trial discovery statunitense illustrandone la disciplina normativa e la philosophy ispiratrice, assai lontane, l’una e l’altra, dalla visione del giurista continentale, culturalmente legato al principio del nemo tenetur ed abituato al rispetto di severi requisiti di sostanziazione degli elementi dell’azione negli atti introduttivi del giudizio. L’attenzione si sposta poi alla Convenzione dell’Aja del 1970 sull’assunzione delle prove all’estero in materia civile e commerciale e all’impegno dei suoi conditores di predisporre una normativa capace di mediare tra le tradizioni di civil law e di common law; un impegno che, se pur, non con la auspicabile continuità, ispira anche l’opera delle corti sulle due sponde dell’Atlantico, chiamate ad interpretare i precetti della Convenzione e a dare ad essi applicazione: un’opera che lo scritto esamina e discute. Nella terza parte lo scritto si sofferma sulla cross-fertilization che l’incontro tra le diverse discipline del fenomeno probatorio in seno alle controversie transnazionali ha in parte provocato o quantomeno favorito. E così vengono posti in evidenza, da un lato, il recente diffondersi, negli ordinamenti continentali, di forme controllate di discovery prima del processo finalizzate sia alla preparazione della lite e alla sua efficace gestione sia alla sua eventuale risoluzione anticipata, e, dall’altro, la tendenza degli ultimi anni, delle corti statunitensi, di rivedere le tradizionali caratteristiche della notice-pleading e di frenare, anche per tale via, un uso eccessivo (per non dire addirittura distorto) dei discovery devices.

Transnational Litigation, Access to Evidence and U.S. Discovery: Learning from American Exceptionalism? / N. Trocker. - STAMPA. - (2009), pp. 145-198.

Transnational Litigation, Access to Evidence and U.S. Discovery: Learning from American Exceptionalism?

TROCKER, NICOLO' GIUSEPPE
2009

Abstract

L’evoluzione del diritto delle prove nell’ottica del contenzioso civile transnazionale è uno dei fenomeni più affascinanti non solo per il confronto–scontro tra civil law e common law che in tale materia ha assunto talvolta toni assai accesi, ma anche perché proprio da quel confronto-scontro sono nate esperienze di reciproco avvicinamento e di reciproco arricchimento dei diversi sistemi giuridici. Lo scritto offre anzitutto un quadro articolato della pre-trial discovery statunitense illustrandone la disciplina normativa e la philosophy ispiratrice, assai lontane, l’una e l’altra, dalla visione del giurista continentale, culturalmente legato al principio del nemo tenetur ed abituato al rispetto di severi requisiti di sostanziazione degli elementi dell’azione negli atti introduttivi del giudizio. L’attenzione si sposta poi alla Convenzione dell’Aja del 1970 sull’assunzione delle prove all’estero in materia civile e commerciale e all’impegno dei suoi conditores di predisporre una normativa capace di mediare tra le tradizioni di civil law e di common law; un impegno che, se pur, non con la auspicabile continuità, ispira anche l’opera delle corti sulle due sponde dell’Atlantico, chiamate ad interpretare i precetti della Convenzione e a dare ad essi applicazione: un’opera che lo scritto esamina e discute. Nella terza parte lo scritto si sofferma sulla cross-fertilization che l’incontro tra le diverse discipline del fenomeno probatorio in seno alle controversie transnazionali ha in parte provocato o quantomeno favorito. E così vengono posti in evidenza, da un lato, il recente diffondersi, negli ordinamenti continentali, di forme controllate di discovery prima del processo finalizzate sia alla preparazione della lite e alla sua efficace gestione sia alla sua eventuale risoluzione anticipata, e, dall’altro, la tendenza degli ultimi anni, delle corti statunitensi, di rivedere le tradizionali caratteristiche della notice-pleading e di frenare, anche per tale via, un uso eccessivo (per non dire addirittura distorto) dei discovery devices.
2009
9783161499722
Current Topics of Transnational Civil Procedure
145
198
N. Trocker
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