I misteri della natura con la sua ricchezza di biodiversità interessano sempre più strati cospicui della popolazione, anche perché molte piante medicinali e aromatiche sono alquanto richieste per dare odore e sapore alle vivande che caratterizzano le varie cucine regionali. Fra queste piante, oltre alle ben note come prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino, origano, timo, etc., vi è anche il cren, rafano rusticano o barbaforte che viene in questo libro presentato per farlo conoscere ed apprezzare dal grosso pubblico. Si tratta della radice di una Crucifera (famiglia che comprende numerose specie: cavoli, rape, ravanelli, colza, ravizzone, senape, solo per citarne alcune tra le più note) assai diffusa nell’Europa centro-meridionale e orientale e negli U.S.A. ove le lunghe radici biancastre vengono utilizzate fresche per “insaporire” vivande varie e per produrre mostarde pungenti e piccanti. La pubblicazione, l’unica apparsa nel nostro Paese, tratta in modo esauriente l’identità di questa pianta, partendo dalla storia e tradizione, le caratteristiche morfo-fisiologiche, la tecnica colturale, per arrivare al prodotto finale, le radici, per uso alimentare, mettendo anche in risalto le proprietà e l’uso medicinale (interno ed esterno), ben noti fin dall’antichità. Un testo, quindi, che colma una lacuna nella bibliografia italiana, teso a valorizzare un prodotto che serve a dare un sapore piccante a cibi di varia natura a mezzo di salse etc., analogamente a quanto si fa con altre specie vegetali (zenzero, senape, pepe, peperoncino, aglio ed altre).

Il cren: rafano rusticano o barbaforte / F. La Rocca; G. Chisci. - STAMPA. - (2005), pp. 1-88.

Il cren: rafano rusticano o barbaforte

LA ROCCA, FELICE;
2005

Abstract

I misteri della natura con la sua ricchezza di biodiversità interessano sempre più strati cospicui della popolazione, anche perché molte piante medicinali e aromatiche sono alquanto richieste per dare odore e sapore alle vivande che caratterizzano le varie cucine regionali. Fra queste piante, oltre alle ben note come prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino, origano, timo, etc., vi è anche il cren, rafano rusticano o barbaforte che viene in questo libro presentato per farlo conoscere ed apprezzare dal grosso pubblico. Si tratta della radice di una Crucifera (famiglia che comprende numerose specie: cavoli, rape, ravanelli, colza, ravizzone, senape, solo per citarne alcune tra le più note) assai diffusa nell’Europa centro-meridionale e orientale e negli U.S.A. ove le lunghe radici biancastre vengono utilizzate fresche per “insaporire” vivande varie e per produrre mostarde pungenti e piccanti. La pubblicazione, l’unica apparsa nel nostro Paese, tratta in modo esauriente l’identità di questa pianta, partendo dalla storia e tradizione, le caratteristiche morfo-fisiologiche, la tecnica colturale, per arrivare al prodotto finale, le radici, per uso alimentare, mettendo anche in risalto le proprietà e l’uso medicinale (interno ed esterno), ben noti fin dall’antichità. Un testo, quindi, che colma una lacuna nella bibliografia italiana, teso a valorizzare un prodotto che serve a dare un sapore piccante a cibi di varia natura a mezzo di salse etc., analogamente a quanto si fa con altre specie vegetali (zenzero, senape, pepe, peperoncino, aglio ed altre).
2005
Libreria Editrice Fiorentina
Firenze
8889264616
F. La Rocca; G. Chisci
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