Il "Klaggesang der edlen Frauen des Asan Aga" di Goethe apparve per la prima volta nel 1778 in "Stimmen der Voelker", famosa raccolta di canti popolari curata da Herder. Il contributo analizza la fonte italiana attraverso la quale la "Canzone dolente della nobile sposa di Asan Aga", canto popolare di origine bosniaca, giunse all'autore tedesco. Tale fonte fu fornita da Alberto Fortis nel suo volume "Viaggio in Dalmazia" (1774); Goethe tuttavia la conobbe già in traduzione tedesca, eseguita dal contemporaneo C. Werthes. Il saggio, dopo avere preso in esame le tre versioni 'sinottiche', tramite una indagine comparativa delle due versioni tedesche rispetto all'italiano, ma anche dell'italiano rispetto all'originale bosniaco, che Fortis stesso aveva raccolto durante il suo viaggio, cerca di comprendere, all'interno dell'officina stilistico-linguistica di Goethe, la scelte da lui operate e le ragioni profonde per la scelta di un testo di grandissima qualità lirica, ma di difficile comprensione per chi non conosca l'ambito storico culturale e sociale dal quale ha avuto origine. Contributi demologici sulla società patriarcale slava vengono riportati, all'interno del saggio, per spiegare l'enigmaticità del testo poetico in questione.

Il "Klaggesang der edlen Frauen des Asan Aga" di J. W. Goethe. Origine, percorso e rielaborazione di un canto popolare bosniaco / M.C. Mocali. - In: IL CONFRONTO LETTERARIO. - ISSN 0394-994X. - STAMPA. - 25:(1996), pp. 191-207.

Il "Klaggesang der edlen Frauen des Asan Aga" di J. W. Goethe. Origine, percorso e rielaborazione di un canto popolare bosniaco.

MOCALI, MARIA CHIARA
1996

Abstract

Il "Klaggesang der edlen Frauen des Asan Aga" di Goethe apparve per la prima volta nel 1778 in "Stimmen der Voelker", famosa raccolta di canti popolari curata da Herder. Il contributo analizza la fonte italiana attraverso la quale la "Canzone dolente della nobile sposa di Asan Aga", canto popolare di origine bosniaca, giunse all'autore tedesco. Tale fonte fu fornita da Alberto Fortis nel suo volume "Viaggio in Dalmazia" (1774); Goethe tuttavia la conobbe già in traduzione tedesca, eseguita dal contemporaneo C. Werthes. Il saggio, dopo avere preso in esame le tre versioni 'sinottiche', tramite una indagine comparativa delle due versioni tedesche rispetto all'italiano, ma anche dell'italiano rispetto all'originale bosniaco, che Fortis stesso aveva raccolto durante il suo viaggio, cerca di comprendere, all'interno dell'officina stilistico-linguistica di Goethe, la scelte da lui operate e le ragioni profonde per la scelta di un testo di grandissima qualità lirica, ma di difficile comprensione per chi non conosca l'ambito storico culturale e sociale dal quale ha avuto origine. Contributi demologici sulla società patriarcale slava vengono riportati, all'interno del saggio, per spiegare l'enigmaticità del testo poetico in questione.
1996
25
191
207
M.C. Mocali
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