«L’architettura è teatro e l’architetto è un regista» soleva ripetere Rossi. Al di là della ben nota pregnanza nella sua opera dell’immaginario teatrale, altrettanto numerosi sono i riferimenti al cinema, ai films ed alla capacità dei registi neorealisti di restituire l’atmosfera di un ambiente od il carattere di una città. Riflessioni disseminate nei saggi e nelle relazioni di progetto che si pongono come una necessaria controparte dialettica alla laconicità della «scena fissa delle vicende umane». Episodio sintomatico di questo procedimento dialogico è 'Ornamento e Delitto' film realizzato dall'architetto nel 1973 nell'ambito della XV Triennale di Milano. Un'esperienza fugace (e non del tutto riuscita) che comunque diventerà un altro importante oggetto d'affezione, come ben testimoniano le pagine dell'Autobiografia scientifica. Si comincia dunque ad intravedere un'ulteriore modalità di lettura dell'opera di Rossi. Un sentiero alternativo che, pur conducendo nel medesimo luogo, offre tuttavia la possibilità di acquisire un punto di vista differente sul paesaggio delle interpretazioni critiche consolidate.
Lo sguardo dell'architettura. osservazioni a margine di due progetti di a. rossi / A. I. Volpe. - STAMPA. - (2009), pp. 1-111.
Lo sguardo dell'architettura. osservazioni a margine di due progetti di a. rossi.
VOLPE, ANDREA INNOCENZO
2009
Abstract
«L’architettura è teatro e l’architetto è un regista» soleva ripetere Rossi. Al di là della ben nota pregnanza nella sua opera dell’immaginario teatrale, altrettanto numerosi sono i riferimenti al cinema, ai films ed alla capacità dei registi neorealisti di restituire l’atmosfera di un ambiente od il carattere di una città. Riflessioni disseminate nei saggi e nelle relazioni di progetto che si pongono come una necessaria controparte dialettica alla laconicità della «scena fissa delle vicende umane». Episodio sintomatico di questo procedimento dialogico è 'Ornamento e Delitto' film realizzato dall'architetto nel 1973 nell'ambito della XV Triennale di Milano. Un'esperienza fugace (e non del tutto riuscita) che comunque diventerà un altro importante oggetto d'affezione, come ben testimoniano le pagine dell'Autobiografia scientifica. Si comincia dunque ad intravedere un'ulteriore modalità di lettura dell'opera di Rossi. Un sentiero alternativo che, pur conducendo nel medesimo luogo, offre tuttavia la possibilità di acquisire un punto di vista differente sul paesaggio delle interpretazioni critiche consolidate.File | Dimensione | Formato | |
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