Il forte accento sulla funzione pedagogico-politica del sociologo riscontrabile nei primi scritti di Luciano Cavalli va oltre la funzione genericamente illuministica e chiama in causa le sue specifiche responsabilità in quanto intellettuale, oltre che scienzato sociale. Il saggio, che parte dalla rievocazione del primo incontro del pensiero di Luciano Cavalli sul rapporto fra sociologia e democrazia con il volume di Il sociologo e la democrazia (1964), delinea quattro motivi per i quali le suggestioni e le indicazioni allora avanzate da Cavalli restano vive e attuali. Primo, l’anticipo dell’idea di una sociologia pensata e praticata come strumento di un’esperienza dialogico-discorsiva che promuova ragione e libertà. Secondo, la capacità della sociologia di fare luce sull’azione di controllo non democratico esercitata dai gruppi di potere entro la democrazia stessa. Terzo, la promozione della cultura politica democratica che la sociologia può svolgere sia svelando i meccanismi sociali che ne limitano il pieno sviluppo sia socializzando i cittadini a un esercizio pienoe consapevole del proprio ruolo. Quarto, la formulazione di una promessa liberatoria della sociologia, già sostenuta da Mills e poi ripresa in forme diverse da Habermas e da Bourdieu. Nella seconda parte del saggio viene ripreso il tema della fecondità della riflessione di Cavalli partendo dalla prospettiva analitica di Bourdieu sulla politica democratica, sostanzialmente finalizzata a definire le precondizioni sociali di una politica democratica effettiva. Anche per Bourdieu, la democrazia diventa effettiva solo se si realizza un processo reale di democratizzazione alle condizioni di accesso al campo politico e di partecipazione al gioco politico. Proprio indagando sulle condizioni sociali e culturali che condizionano l’ accesso e l’esercizio pratico del discorso politico e del potere politico, sostiene anche Bourdieu, il sociologo può contribuire alla realizzazione dell’ideale di un accesso universale alla ragione che solo consente la costruzione di una vera democrazia.
Sociologia e democrazia: alcune riflessioni / G. Marsiglia. - STAMPA. - (2008), pp. 253-265.
Sociologia e democrazia: alcune riflessioni
MARSIGLIA, GIORGIO
2008
Abstract
Il forte accento sulla funzione pedagogico-politica del sociologo riscontrabile nei primi scritti di Luciano Cavalli va oltre la funzione genericamente illuministica e chiama in causa le sue specifiche responsabilità in quanto intellettuale, oltre che scienzato sociale. Il saggio, che parte dalla rievocazione del primo incontro del pensiero di Luciano Cavalli sul rapporto fra sociologia e democrazia con il volume di Il sociologo e la democrazia (1964), delinea quattro motivi per i quali le suggestioni e le indicazioni allora avanzate da Cavalli restano vive e attuali. Primo, l’anticipo dell’idea di una sociologia pensata e praticata come strumento di un’esperienza dialogico-discorsiva che promuova ragione e libertà. Secondo, la capacità della sociologia di fare luce sull’azione di controllo non democratico esercitata dai gruppi di potere entro la democrazia stessa. Terzo, la promozione della cultura politica democratica che la sociologia può svolgere sia svelando i meccanismi sociali che ne limitano il pieno sviluppo sia socializzando i cittadini a un esercizio pienoe consapevole del proprio ruolo. Quarto, la formulazione di una promessa liberatoria della sociologia, già sostenuta da Mills e poi ripresa in forme diverse da Habermas e da Bourdieu. Nella seconda parte del saggio viene ripreso il tema della fecondità della riflessione di Cavalli partendo dalla prospettiva analitica di Bourdieu sulla politica democratica, sostanzialmente finalizzata a definire le precondizioni sociali di una politica democratica effettiva. Anche per Bourdieu, la democrazia diventa effettiva solo se si realizza un processo reale di democratizzazione alle condizioni di accesso al campo politico e di partecipazione al gioco politico. Proprio indagando sulle condizioni sociali e culturali che condizionano l’ accesso e l’esercizio pratico del discorso politico e del potere politico, sostiene anche Bourdieu, il sociologo può contribuire alla realizzazione dell’ideale di un accesso universale alla ragione che solo consente la costruzione di una vera democrazia.File | Dimensione | Formato | |
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