L’articolo, incluso nel secondo fascicolo di “Opus incertum”, del Dipartimento di storia dell’architettura e della città, di Firenze, dedicato all’architettura italiana dei cinema, riguarda quella che, forse, era la più vecchia sala cinematografica superstite della Toscana. La Galleria Vittorio Emanuele o Eden Kursal Teatro di Pistoia, aperto da Antonio Lavarini nel 1912, con il disinibito assemblaggio liberty della facciata in ferro e vetro e con le pittoresche soluzioni dell’interno, sembra essersi ispirato ai Nckel Odeon americani. Nello scritto ci si sofferma sugli esordi del cinema in Toscana, sulle prime sale, sui regolamenti e sulle tecniche costruttive (e fra queste, naturalmente, l’avvento del calcestruzzo armato) che ne determinano l’assetto. Entrando quindi nel merito del locale pistoiese, per il quale sono state proposte le più varie paternità, con un’analisi serrata dei documenti disponibili, ci si sofferma sulla figura del proprietario e gestore Lavarini e lo si propone quale ‘regista’ di questa articolata e originale intrapresa edilizia, alla quale collaborano la Società anonima Costruzioni Cementizie di Muggia e Poggi, le Officine Michelucci, il pittore Ugo Casanova, l’ingegnere Pilo Becherucci. Nell’articolo infine si denuncia come con i lavori malamente compiuti nel 1996 (per la trasformazione in centro commerciale), l’Eden sia stato completamente stravolto.

Un nikel odeon della provincia toscana / M. Cozzi. - STAMPA. - (2007), pp. 6-17.

Un nikel odeon della provincia toscana

COZZI, MAURO
2007

Abstract

L’articolo, incluso nel secondo fascicolo di “Opus incertum”, del Dipartimento di storia dell’architettura e della città, di Firenze, dedicato all’architettura italiana dei cinema, riguarda quella che, forse, era la più vecchia sala cinematografica superstite della Toscana. La Galleria Vittorio Emanuele o Eden Kursal Teatro di Pistoia, aperto da Antonio Lavarini nel 1912, con il disinibito assemblaggio liberty della facciata in ferro e vetro e con le pittoresche soluzioni dell’interno, sembra essersi ispirato ai Nckel Odeon americani. Nello scritto ci si sofferma sugli esordi del cinema in Toscana, sulle prime sale, sui regolamenti e sulle tecniche costruttive (e fra queste, naturalmente, l’avvento del calcestruzzo armato) che ne determinano l’assetto. Entrando quindi nel merito del locale pistoiese, per il quale sono state proposte le più varie paternità, con un’analisi serrata dei documenti disponibili, ci si sofferma sulla figura del proprietario e gestore Lavarini e lo si propone quale ‘regista’ di questa articolata e originale intrapresa edilizia, alla quale collaborano la Società anonima Costruzioni Cementizie di Muggia e Poggi, le Officine Michelucci, il pittore Ugo Casanova, l’ingegnere Pilo Becherucci. Nell’articolo infine si denuncia come con i lavori malamente compiuti nel 1996 (per la trasformazione in centro commerciale), l’Eden sia stato completamente stravolto.
2007
9788859601661
opus Incertum. L'architettura italiana dei cinema
6
17
M. Cozzi
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