Il complesso istituto dell’archiviazione che costituisce il precipitato tecnico del principio dell’obbligatorietà dell’azione penale in un rapporto di specularità viene esaminato anzitutto nelle sue origini storiche. Successivamente l’analisi si sofferma sullo sfaccettato quadro costituzionale che fa da sfondo alla materia. L’approfondimento passa poi alla disciplina di diritto positivo con una approfondita disamina delle ipotesi di archiviazione in fatto e in diritto. Viene successivamente valutata la regola di giudizio che presiede alla decisione di inazione in parallelo con le valutazioni sottese all’esercizio dell’azione penale ed al rinvio a giudizio, nell’ottica del principio di completezza delle indagini. Ci si sofferma, inoltre, sul delicato istituto della archiviazione coatta la cui breve vita ha indotto articolate riflessioni sulla possibilità che le vicende del procedimento incidentale de libertate sortiscano ripercussioni sull’esistenza stessa del procedimento principale. Un ulteriore delicato tema è costituito dalle cd. pseudo-notizie di reato in relazione alle quali è assai discusso se possa o meno instaurarsi il circuito archiviativi, segnatamente a fronte delle ipotesi nelle quali l’iscrizione a modello 45 sia stata un mero escamotage finalizzato proprio ad eludere la disciplina che impone il controllo giudiziale sull’inazione. Segue un esame dettagliato e ricco di riferimenti giurisprudenziali sul procedimento di archiviazione, sulla disciplina dell’opposizione della persona offesa; sulle ipotesi di avocazione. Si passa, poi, all’esame dei possibili epiloghi dell’udienza sull’archiviazione nella quale viene attuato un delicato equilibrio tra controllo sull’obbligatorietà dell’azione penale e principio di separazione delle funzioni processuali. Segue una discettazione sul tema classico relativo alla possibilità di riconoscere all’archiviazione un effetto preclusivo quale corollario della eventuale natura giurisdizionale di siffatto provvedimento. Viene successivamente affrontato il procedimento di archiviazione nei procedimenti contro ignoti che rinviene nel codice una disciplina per molti aspetti ancora lacunosa e suscettibile di differenti interpretazioni. Ancora, ci si sofferma su di un tema assai complesso. La giurisprudenza, con una integrazione praeter legem degli epiloghi previsti dal codice, ha riconosciuto al giudice per le indagini preliminari il potere di ordinare la cd. iscrizione coatta. Si tratta di un punto assai complesso giacché l’estensione dei poteri del giudice deve mantenere comunque un equilibrio con il principio di separazione delle funzioni e di imparzialità; d’altro canto, la negazione di siffatti poteri finirebbe per aprire inammissibili zone franche rispetto al controllo sull’obbligatorietà dell’azione penale. La trattazione si completa con l’analisi dell’archiviazione nel procedimento di fronte al tribunale monocratico; nel procedimento di fronte al giudice di pace; nel rito per l’accertamento della responsabilità degli enti collettivi; nel procedimento minorile; nel procedimento per reati ministeriali; nell’ipotesi di messa in stato d’accusa del presidente della repubblica.

Archiviazione / C. Conti. - STAMPA. - (2009), pp. 729-842.

Archiviazione

CONTI, CARLOTTA
2009

Abstract

Il complesso istituto dell’archiviazione che costituisce il precipitato tecnico del principio dell’obbligatorietà dell’azione penale in un rapporto di specularità viene esaminato anzitutto nelle sue origini storiche. Successivamente l’analisi si sofferma sullo sfaccettato quadro costituzionale che fa da sfondo alla materia. L’approfondimento passa poi alla disciplina di diritto positivo con una approfondita disamina delle ipotesi di archiviazione in fatto e in diritto. Viene successivamente valutata la regola di giudizio che presiede alla decisione di inazione in parallelo con le valutazioni sottese all’esercizio dell’azione penale ed al rinvio a giudizio, nell’ottica del principio di completezza delle indagini. Ci si sofferma, inoltre, sul delicato istituto della archiviazione coatta la cui breve vita ha indotto articolate riflessioni sulla possibilità che le vicende del procedimento incidentale de libertate sortiscano ripercussioni sull’esistenza stessa del procedimento principale. Un ulteriore delicato tema è costituito dalle cd. pseudo-notizie di reato in relazione alle quali è assai discusso se possa o meno instaurarsi il circuito archiviativi, segnatamente a fronte delle ipotesi nelle quali l’iscrizione a modello 45 sia stata un mero escamotage finalizzato proprio ad eludere la disciplina che impone il controllo giudiziale sull’inazione. Segue un esame dettagliato e ricco di riferimenti giurisprudenziali sul procedimento di archiviazione, sulla disciplina dell’opposizione della persona offesa; sulle ipotesi di avocazione. Si passa, poi, all’esame dei possibili epiloghi dell’udienza sull’archiviazione nella quale viene attuato un delicato equilibrio tra controllo sull’obbligatorietà dell’azione penale e principio di separazione delle funzioni processuali. Segue una discettazione sul tema classico relativo alla possibilità di riconoscere all’archiviazione un effetto preclusivo quale corollario della eventuale natura giurisdizionale di siffatto provvedimento. Viene successivamente affrontato il procedimento di archiviazione nei procedimenti contro ignoti che rinviene nel codice una disciplina per molti aspetti ancora lacunosa e suscettibile di differenti interpretazioni. Ancora, ci si sofferma su di un tema assai complesso. La giurisprudenza, con una integrazione praeter legem degli epiloghi previsti dal codice, ha riconosciuto al giudice per le indagini preliminari il potere di ordinare la cd. iscrizione coatta. Si tratta di un punto assai complesso giacché l’estensione dei poteri del giudice deve mantenere comunque un equilibrio con il principio di separazione delle funzioni e di imparzialità; d’altro canto, la negazione di siffatti poteri finirebbe per aprire inammissibili zone franche rispetto al controllo sull’obbligatorietà dell’azione penale. La trattazione si completa con l’analisi dell’archiviazione nel procedimento di fronte al tribunale monocratico; nel procedimento di fronte al giudice di pace; nel rito per l’accertamento della responsabilità degli enti collettivi; nel procedimento minorile; nel procedimento per reati ministeriali; nell’ipotesi di messa in stato d’accusa del presidente della repubblica.
2009
9788859804048
Trattato di diritto processuale penale, diretto da G. Spangher, vol. III, Indagini preliminari e udienza preliminare, a cura di G. Garuti
729
842
C. Conti
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